Parco Sirente Velino, il territorio connesso alla sua storia. Lunedì 24 giugno la presentazione del Cammino Grande di Celestino

L’AQUILA – 90 chilometri, 4 tappe e 19 Comuni aquilani toccati nell’area verde del Parco Sirente Velino. Sarà presentato nel corso di una conferenza stampa, lunedì mattina alle ore 10:30, nella sede dell’USRC di Fossa, il Cammino grande di Celestino: un itinerario che ripercorre il viaggio dell’eremita Pietro Angelerio, che partì dall’Eremo del Morrone per arrivare all’Aquila ed essere incoronato Papa, con il nome di Celestino V.

I lavori per la realizzazione del Cammino sono già partiti: il grande sentiero farà parte della rete dei Cammini degli Altipiani.

Un progetto promosso dall’USRC per valorizzare il territorio promuovendone, al contempo, i paesaggi naturalistici e la storia che essi custodiscono, attraverso una innovativa tecnologia smart. Oltre al Cammino grande di Celestino, la rete dei Cammini degli Altipiani comprende: il Cammino dei Vestini, il Cammino della Baronia, il Cammino dei Francescani.

L’ingegner Raffaello Fico, titolare dell’Ufficio speciale della Ricostruzione del Cratere, evidenzia: “L’idea è giungere ad un progetto sostenibile che unisca i nostri Comuni, ancora in fase di ricostruzione, rendendoli protagonisti di azioni di sviluppo che riescano a fondere la componente ambientale con quella storica dei luoghi.

Infatti, i turisti, attraverso una tecnologia innovativa, potranno ascoltare sui propri cellulari la storia del territorio attraversato, scoprendo il patrimonio immateriale delle aree visitate”.

Così Francesco D’Amore, presidente del Parco Sirente Velino: “I Cammini sono una grande opportunità di richiamo turistico e permettono di veicolare e tramandare la storia del nostro territorio, contribuendo alla sua diffusione.

In questi anni di Governance, il Parco è riuscito a lavorare in sinergia con enti, Comuni e comunità, giungendo a concretizzare progetti di rilievo quali la Pista ciclabile, i Cammini o il Treno del Parco Sirente Velino.

Continueremo su questa strada, per un turismo sostenibile che sappia coniugare la promozione del territorio con nuove opportunità di crescita per chi vive il Parco”.