Presentato a Castellafiume il Progetto L.i.r.i. della Presidenza del Consiglio dei Ministri: un esempio di resilienza nelle aree interne abruzzesi

CASTELLAFIUME – Il 28 aprile scorso, a Castellafiume, nel cuore della antichissima Valle di Nerfa, tra le sorgenti delle “acque sacre”, note già per il prosciugamento del Lago del Fucino, da parte dell’Imperatore Claudio è stato avviato il PROGETTO L.I.R.I finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il suo Dipartimento della Famiglia.

La sindaca, Dott.ssa Giuseppina Perozzi ha fatto gli onori di casa, davanti ad un attento pubblico, soprattutto femminile, il più coinvolto da questi temi cruciali a forte valenza culturale, sociale ed economica, specie nelle aree più svantaggiate, maggiormente restate isolate, fin dalle restrizioni dovute alla pandemia da Covid-19.

Il confronto è stato moderato dai giornalisti Sergio Venditti e Federica Di Marzio, dopo i saluti Istituzionali della Prima Cittadina, che ha portato anche quelli della Regione Abruzzo,  da Lei ringraziata, per il sostegno ricevuto, con l’Assessorato delegato alle Aree Interne, guidato prima dal Dott. Guido Liris ed ora, riconfermato, dal Dott. Mario Quaglieri.

Accanto a questo, il contributo della Chiesa locale, con il nuovo parroco, Don Antonio Spanalatte, che ha ribadito la grande attenzione verso tutti i soggetti più deboli, che non debbono sentirsi soli, nel momento del bisogno.

Un tema ripreso, con passione dal Dott. Paolo Manfreda, a nome della Fondazione degli Psicologi d’Abruzzo Onlus, che ha ripercorso le difficili fasi della lotta alla pandemia, acuendo in primis il disagio mentale e comportamentale, specie dei soggetti afflitti dalle varie dipendenze, non solo tra i giovanissimi.

In particolare a tutti questi è destinato il “Progetto L.I.R.I., con partner di primo livello, che ne sono protagonisti, per far promuovere e meglio conoscere il grande patrimonio storico, culturale, ambientale e paesaggistico del paese e della splendida Valle di Nerfa, in cui è immerso, tra i boschi e le acque del suo fiume, che poi bagna tutta la Valle Roveto. Per questo la Sezione CAI di Avezzano, con il suo Presidente, Sig. Franco Salvati, ha ribadito la piena disponibilità per sostenere questo pregevole programma, in tutte le sue finalità generali e tecniche.

Quest’ultime sono state illustrate dal Dott. Sergio Natalia, Coordinatore dello stesso, che ha parlato de “l’obiettivo generale di migliorare la condizione dei minori (0-17 anni), circa 100 persone, con le famiglie ed associazioni nel paese, come un’unica COMUNITÀ EDUCANTE, attraverso 7 ATTIVITÀ: Governance-con Cabina di Regia; Animazione, Informazione e Diffusione; Outdoor Education; Indoor Education; Fitness di montagna, Cooperativa di Comunità (anche in sinergia con la Pro Loco locale) ed infine la fondamentale Valutazione dell’impatto Sociale, con indicatori oggettivi e specifici strumenti di verifica, con possibili integrazioni ed adattamenti, ad un quadro socio-economico in evoluzione.

Tutto questo grazie alle sinergie con i partner, in particolare con quelli formativi, dall’Istituto Scolastico Comprensivo- ISC “Albert Bruce Sabin”, di Capistrello all’ISS Agrario “Arrigo Serpieri”, rappresentato dal Prof. Ruffino Sgammotta.

Su queste basi le conclusioni sono state tratte dall’Amministrazione Comunale, la Sindaca  Perozzi e  la sua Giunta, che ha ribadito l’importanza del progetto, con l’ambizione dopo la sua positiva attuazione, di darne continuità di obiettivi, con la Regione Abruzzo e la sua nuova Area Interna, di cui di fa parte, “Alto Liri e Piana del Cavaliere”, con fondi a disposizione, che si auspica di non disperdere , affinché siano un volano pubblico-privato, per rilanciare lo sviluppo di territori vasti ed eterogenei, che hanno bisogno di “misure- cardine”, sviluppandone nel contempo la coesione sociale, tra generazioni, per stimolare il tessuto economico, proprio con la cooperazione di comunità, favorendo l’integrazione di giovani e donne, specie con i suoi soggetti più disagiati, proprio nei Territori dell’entroterra e di confine degli Appennini, con questi Laboratori Itineranti Ricordando Imparando.

COMUNICATO STAMPA