16° Appuntamento con “Organi marsicani”. L’organo della Chiesa di San Nicola di Bari in Colli di Monte Bove (fraz. Carsoli)
Con questo articolo, inizia la “seconda parte” della nostra rubrica, cioè quella dedicata agli organi ancora da restaurare, sperando che la loro restaurazione avvenga il prima possibile.
Anche quest’organo, come la gran parte di quelli presenti nella marsica, è posto in cantoria sul portone d’ingresso alla Chiesa.
La cassa ad unica campata racchiude 19 canne di facciata in stagno originale. L’organo è presente in Colli di Monte Bove grazie ad una donazione e proviene dal Monastero di Santa Scolastica di Subiaco.
Lo strumento di particolare pregio artistico viene attribuito grazie al cartiglio presente nella secreta del somiere maestro a Cesare Catarinozzi di Affile (1660- 1743) .
Il cartiglio recita : “ CESARE- ……US APHILANUS – FACIEBAT ………”
Rimane il dubbio, a causa della mancanza di parti del cartiglio, se sia opera di Cesare I o II, è importante per gli studiosi sapere che appartiene sicuramente ai Catarinozzi, famiglia organara tra le più importanti del centro-sud d’Italia, operante tra il 1600 e la fine del 1800 nella Marsica.
Infatti oltre alla costruzione dell’Organo di Rocca di Botte e di Sante Marie, sono famosi per tutti i restauri attuati tra Avezzano e Trasacco, come dimostrano i vari registri delle Confraternite delle nostre chiese.
Una scoperta, che ha destato molto interesse, è stato il ritrovamento su una canna di facciata della firma con cui Paolo Catarinozzi siglava i suoi restauri: “P.C” e data, (in questo caso 1752).
La tastiera e di 45 tasti con ottava scavezza, la pedaliera di 8 note ed è costantemente unita alla tastiera.
I registri sono azionati da tiranti posti in due file a destra dell’organista. Essi sono :
- Principale
- Ottava
- Decimaquinta
- Decimanona
- Vigesimaseconda.
- TIRATUTTI
L’organo, purtroppo non è funzionante anche se completo in tutte le sue parti. Nel 2017 è stato richiesto un preventivo per il restauro, ma l’iniziativa non ha avuto seguito.