25 con lode: la Riserva Monte Genzana festeggia nel week-end le nozze d’argento
Nozze d’argento festeggiate il prossimo week-end per la Riserva Monte Genzana-Alto Gizio che ha la sua base operativa a Pettorano sul Gizio e che si colloca in una fetta estremamente importante del territorio della Valle Peligna, quello contraddistinto dalle montagne che fanno da ‘coperta’ al comune pettoranese, e che attraversano anche le sue frazioni fino ad estendersi quasi fino a Sulmona.
Tre giorni di celebrazioni da venerdì prossimo fino a domenica 31 ottobre con tanti eventi, iniziative ed incontri, che metteranno al centro la storia della Riserva, le sue attualità attività ed anche e soprattutto il futuro di una creatura che ormai ha età matura, e che ha conseguito la laurea di certezza per l’Abruzzo, che vuole aprirsi sempre di più alla sua conoscenza su tutto il territorio italico ed oltre.
“Il raggiungimento dei 25 anni della Riserva è un traguardo emozionante perché 25 anni si vedono in maniera tangibile sul territorio di tutela delle risorse naturali” racconta il direttore della Riserva stessa, Antonio Di Croce.
Lo stesso continua: “E’ una data che ovviamente è simbolica perché potevano essere 24 come 26, non è che da un anno all’altro si sposta il punto di vista, però è un traguardo importante per questo territorio che altrimenti non sarebbe stato tutelato in nessun’altra maniera, ed è stato individuato all’inizio come importanza relativa al fatto di essere un cosiddetto corridoio ecologico naturale fra due parchi nazionali contigui, da una parte il Parco nazionale di Abruzzo e Molise, e dall’altra il Parco della Maiella. Sono 3160 ettari tutelati ed è di gran lunga la Riserva più grande ed importante d’Abruzzo.”
Di Croce aggiunge poi: “Si percepisce oggi, dopo 25 anni, che le argomentazioni ed il razionale della volontà di istituire una Riserva sono più che confermate, perché la funzione di corridoio ecologico questo territorio la assolve ancora, ma lo fa ancora con più forza. Adesso si va molto oltre. Io scherzando alcune volte dico che siamo passati dal corridoio al salotto, perché il corridoio da’ l’idea di area funzionale al passaggio di alcune presenze di specie con una valenza conservatoristica molto alta, in primis l’orso bruno marsicano, che utilizza il territorio per spostarsi agevolmente; però nella Riserva, sempre parlando di orsi, vede diversi individui stanziali e stabili.”
Spiega infatti sempre il direttore della riserva: “Gli orsi vengono a svernare, ad accoppiarsi, ad alimentarsi con decine di individui, a testimonianza del fatto che non siamo più solo un corridoio ma un’area di presenza stabile idonea. L’orso è una cosiddetta specie ombrello che tu quando riesci a tutelarla, a cascata, pur non volendo (anche se è voluto in realtà) tuteli tutto un’ecosistema”.
Una storia quella della Riserva del Monte Genzana Alto Gizio che viene da lontano e vuole andare lontano.
“In 25 anni quella che fu una felice intuizione è diventata una realtà consolidata” spiega il sindaco di Pettorano sul Gizio, Antonio Carrara.
Aggiunge poi il primo cittadino: “Per questo è bello sottolineare questo passaggio. 25 anni in termini biologici sono meno di un soffio ma per i tempi storici degli umani sono comunque un bel traguardo. In questi 25 anni la Riserva è cresciuta in termini di infrastrutture (Castello Cantelmo, Parco di Archeologia industriale, rifugi montani, rete sentieristica); di conoscenze del territorio e della natura con monitoraggi e studi sulla flora e sulla fauna; di relazioni e collaborazioni con le altre aree protette, con le Associazioni e il mondo accademico. Quello che avevamo individuato come territorio di collegamento tra i 2 Parchi nazionali è diventato uno scrigno di biodiversità di grande interesse. Con i suoi tremila e 100 ettari e la presenza del centro storico (che nel frattempo è stato riconosciuto uno dei borghi più belli d’Italia) nei confini dell’area protetta di fatto abbiamo non solo la Riserva più grande della Regione ma un piccolo Parco d’Abruzzo. A fronte di una scarsa presenza di specie faunistiche presenti 25 anni fa oggi possiamo vantare una ricchezza e una varietà che testimonia il successo della conservazione. Prima fra tutte la specie simbolo della riserva, l’orso bruno marsicano, che a frequentazioni certe ma occasionali del passato ha sostituito una presenza stabile e ricorrente”.
Tornando ad Antonio Di Croce, è direttore della Riserva Monte Genzana-Alto Gizio da quattro anni e mezzo.
“La Riserva quando sono arrivato io aveva un’attitudine ed un carattere ancora un po’ troppo autoreferenziale e non era completamente in rete il lavoro che faceva con le altre aree protette” evidenzia Di Croce.
Di Croce aggiunge poi: “Mi riferisco soprattutto al rapporto in rete, con un coordinamento di intenti, di iniziative, ed una sinergia che mancava su alcuni temi come ad esempio sull’orso bruno marsicano. Ora non è più così. In questi anni la Riserva ha fatto un salto di qualità enorme da questo punto di vista e lavora alla pari con altre aree protette di livello maggiore perché di calibro nazionale, vedi la collaborazione con il Parco della Maiella ed il Parco Nazionale d’Abruzzo. Ci stiamo ad esempio apprestando ad allestire il sito di cattura per catturare un’orsa che si aggira in questo momento da queste parti, cosa che facciamo in collaborazione stretta con il Parco della Maiella che mette a disposizione lo staff di cattura, la trappola, il veterinario e quindi è un vero momento di sintesi di attività fatta insieme.”
Termina lo stesso, affermando: “Inoltre mi ha fatto piacere che più persone mi abbiano detto che quando si arriva qui si percepisce la presenza forte della riserva e che questo territorio è gestito e viene fatto in maniera attenta con la tabellazione, la sentieristica, così come i siti che noi gestiamo, il tutto con poche risorse a disposizione”.
Tornando però a parlare di Pettorano, quanto il Comune peligno mette al centro del suo futuro la Riserva del Monte Genzana-Alto Gizio? “La gestione della Riserva è un punto centrale del nostro programma amministrativo per quello che rappresenta sia in termini di importanza per la conservazione di habitat e specie sia per la promozione e valorizzazione del Paese” sottolinea il sindaco di Pettorano sul Gizio, Antonio Carrara.
Lo stesso, conclude dicendo: “Per noi rappresenta una risorsa fondamentale sulla quale continuare ad investire aprendo nuovi fronti: realizzazione di una green community, costituzione di una comunità energetica, implementazione della bear smart community, valorizzazione delle tipicità locali, ampliamento dell’offerta turistico-ricettiva, sperimentazione di forme di remunerazione dei servizi ecosistemici che la riserva offre. Provare in sostanza a essere un riferimento per quanti in Italia e in Europa cerano nuove strade e nuove opportunità nella fase della transizione ecologica. Il rewilding realizzato con la protezione della natura e che può essere ulteriormente favorito può offrire sicuramente nuove possibilità. E’ il lavoro che abbiamo iniziato nell’ultimo anno, nonostante le restrizione del COVID, ed è l’orizzonte sul quale continueremo a lavorare”.
Ma quali sono i sogni e gli auspici che il direttore della Riserva Monte Genzana, Antonio Di Croce, ha nel breve termine da voler realizzare nel suo ruolo? “Da tempo stiamo lavorando con l’assessore Simona Schiappa per l’istituzione il servizio di sorveglianza con un corpo di ispettori comunali ambientali che siano dedicati alla sorveglianza del territorio, perché ci manca – ha concluso Antonio Di Croce -. E ‘un vulnus per noi non avere una sorveglianza attiva oltre alle Forze dell’ordine. A noi serve avere una struttura che faccia un lavoro diverso sul territorio: avere delle sentinelle comunque codificate, istituzionalizzate e formate per girare sul territorio e avere questa funzione di sorveglianti del territorio è un risultato che può fare la differenza perché purtroppo ad oggi è uno dei punti deboli che abbiamo”.
Tornando alla festa che si svilupperà nei prossimi giorni, tantissime come detto le attività che caratterizzano le celebrazioni della Riserva del Monte Genzana-Alto Gizio da venerdì a domenica prossima: si inizia il 29 ottobre con attività di educazione ambientale con la scuola di Pettorano, passando il giorno successivo per il convegno sulla storia della Riserva, che sarà presieduto dal direttore Antonio Di Croce e che vedrà fra i relatori la parlamentare Stefania Pezzopane, il direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Luciano Sammarone, il presidente del Parco Nazionale della Maiella, Lucio Zazzara, e Filomena Ricci, delegata regionale Wwf Abruzzo.
Per domenica 31 ottobre escursione guidata sul sentiero botanico e alle ore 11 al Castello Cantelmo di Pettorano la Presentazione Gruppo Marketing Agroalimentare ed Enogastronomia per la valorizzazione de ‘Il Mugnolo di Pettorano sul Gizio’, la gustosa verdura dei pastori ortolani molto ricercata in cucina. Infatti attraverso il GAL Abruzzo Italico Alto Sangro che ha proposto un avviso nell’ambito dell’azione di progetto rientrante nelle attività del programma di sviluppo rurale 2014/2020, si è creato il gruppo marketing (GMAE) “Il mugnolo di Pettorano sul Gizio” composto da Comune di Pettorano sul Gizio, Cooperativa ARDEA, Cooperativa VALLELUNA, Cooperativa di Comunità PECTORANUM, Associazione Pro Loco, Ristorante Il Torchio, Alimentari Cicone, Comunità Slow Food per la valorizzazione del Mugnolo di Pettorano sul Gizio, Ente Parco Maiella.
L’azione di progetto che verrà presentata domenica prevede diversi obiettivi, tra cui uno studio genomico del seme, la creazione di un disciplinare e di un manuale di corretta coltivazione, un’azione di marketing a 360° per aumentare la visibilità del prodotto e sensibilizzare i consumatori, il miglioramento dei terreni non coltivati con un aumento dei produttori.