2mila persone alla manifestazione per Amarena. Il Sindaco Zauri: «Iniziativa pacifica per dare un futuro all’orso. Pescina ama l’Orso». Annunciata la costituzione di parte civile

PESCINA – In prima linea, con la fascia tricolore, ha partecipato alla scelta del percorso, non ha avuto timori per l’ordine pubblico ed ha voluto che anche a Pescina si tenesse la manifestazione per la “Grande Orsa” del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

Mirko Zauri, Sindaco di Pescina, è stato uno dei principali protagonisti di questa splendida mattinata di impegno civile e di difesa dell’identità buona e positiva di questa terra della Marsica.

Il messaggio di Zauri è chiaro: siamo nella terra dove gli orsi ci sono sempre stati e dobbiamo conviverci, rispettando l’Orso e facendo in modo da rendere compatibili le attività dell’uomo e il diritto alla vita di questo splendido animale.

Ma Zauri ha voluto anche sottolineare che chi si aspettava la “rivoluzione”, come ha detto nel discorso in piazza, ha sbagliato in pieno.

La manifestazione e il corteo, con oltre duemila persone presenti, sono stati pacifici, emozionanti, commossi, dignitosi e con due obiettivi: dare un futuro all’Orso Marsicano e chiarire una volta per tutte che uomini e orsi possono stare fianco a fianco.

Il Sindaco di Pescina, infatti, ha ricordato i passaggi della “Grande Orsa” a Pescina, in piazza, sulle strade, sulla pista ciclabile, ma sempre quasi in un clima di rispetto reciproco: i pescinesi che non infastidivano Amarena e i suoi cuccioli, e Amarena che evitava di creare paura e panico, magari ritraendosi e cambiando strada.

«I pescinesi e Pescina hanno già dichiarato pubblicamente – ha detto Zauri -, attraverso un servizio della redazione di RaiTre che venne a fare interviste causali e impreviste in paese dopo l’11 di agosto, la volontà di convivenza e il piacere di avere questo animale, così fantastico e così rappresentativo della nostra città. La volontà di Pescina e della città è che questa città ama e rispetta l’orso».

Da sottolineare, peraltro, in occasione del passaggio di Amarena con i suoi cuccioli, i cittadini di Pescina spensero persino i motori delle auto per facilitare il passaggio della “Grande Orsa”.

Una città dove, già dal 2021, si è fatta comunicazione, anche con i più piccoli, in collaborazione con il Pnalm, per educare e abituare alla convivenza con l’Orso e con gli animali selvatici del Parco.

Una città che, come ha annunciato lo stesso Zauri, si costituirà parte civile contro Andrea Leombruni, il cinquantaseienne imprenditore di San Benedetto dei Marsi che, nella notte fra il 31 agosto e l’1 settembre scorsi, ha sparato uccidendo Amarena.

Nella città di Silone, insomma, alla domanda “Che Fare?” del protagonista di “Fontamara”, si risponde sempre con “capire e convivere rispettandosi”, e non a colpi di “calibro 12”.