Salvi i 5 escursionisti bloccati sul Gran Sasso a 2400 metri
Prati di Tivo – Sono stati recuperati sani e salvi stamattina i cinque escursionisti pugliesi, di età compresa tra i 27 e i 42 anni, che ieri sera erano rimasti bloccati sul Gran Sasso. Stanno tutti bene i cinque, che hanno trascorso la notte all’addiaccio, a quota 2.400 metri, poco prima di raggiungere la vetta e sono stati in contatto telefonico con le squadre del Soccorso Alpino e Speleologico abruzzese, che li hanno sentiti anche alle 5 di stamattina.
I cinque ieri erano partiti da Prati di Tivo (Te) per raggiungere la vetta del Corno Piccolo, ma verso le 20.30 sono rimasti bloccati, a quota 2.400 metri, poco prima di raggiungere la cima. Gli escursionisti, appena si sono resi conto che non sarebbero riusciti a salire in quota e ne’ a riscendere in tempo, hanno allertato il 118, che ha attivato il protocollo dei soccorsi in montagna, interpellando il Soccorso Alpino e Speleologico abruzzese.
I soccorritori si sono subito messi in contatto telefonico con i cinque escursionisti, che fortunatamente stavano bene e hanno organizzato le squadre di terra, che sono partite in nottata e stamattina all’alba hanno raggiunto l’area dove erano accampati i cinque turisti. Contemporaneamente ieri sera è stato allertato l’aereo dell’aeronautica militare, che è decollato da Pratica di Mare, ma le forti raffiche di vento hanno reso impossibile al velivolo di avvicinarsi alla vetta ed effettuare il recupero.
I Soccorsi raccomandano:
- Evita la permanenza su percorsi particolarmente esposti, come creste o vette, evita di stare vicino a guglie e pinnacoli anche di altezza modesta: scendi di quota facendo attenzione al terreno scivoloso;
- Resta lontano da alberi isolati e non cercare riparo dalla pioggia sotto di questi ultimi, specie se d’alto fusto o comunque più elevati della vegetazione circostante. Il bosco fitto offre parziale riparo, ma evita sempre di sostare sotto le piante più alte;
- Accovacciati a piedi uniti evitando per quanto possibile il contatto con il suolo: siediti su uno zaino, una corda, del legno o rami secchi;
- Tieniti alla larga dalle ferrate e dai percorsi di montagna attrezzati con funi e scale metalliche e da altre situazioni analoghe come in genere il materiale alpinistico;
- Trova rifugio in un anfratto di roccia solo se asciutto, al riparo da possibili scariche di sassi, possibili in presenza di fenomeni violenti;
- Evita di avvicinarti o appoggiarti a pareti con percolazione d’acqua;
- Rifugiati se possibile in auto, lontano da ruscelli e torrenti che in pochi minuti possono assumere regime di piena, con portiere e finestrini chiusi: è un luogo molto sicuro in caso di fulmini.