Terremoto dell’Aquila. Legnini Commissario alla Ricostruzione

La Prefettura dell'Aquila dopo il Sisma dedl 2009
Ironico “Buon Lavoro” dal Presidente della Regione Marsilio
L’AQUILA – Garbata ma evidente polemica fra il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il neonominato Commissario alla ricostruzione post sisma dell’Aquila 2006, Giovanni Legnini, ex Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, attualmente consigliere regionale di minoranza e avversario proprio di Marsilio alle ultime elezioni regionali come candidato Presidente del centrosinistra.
Il consigliere regionale Giovanni Legnini Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte
Nel pomeriggio, infatti, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ha firmato il decreto di nomina di Legnini a Commissario per la ricostruzione post sisma 2006, che succede a Piero Farabollini. In seno al Consiglio regionale, peraltro, al posto di Legnini subentra Pierpaolo Pietrucci, primo dei non eletti del Pd nel collegio dell’Aquila.
Alla nomina di Legnini non è mancato l’immediato commento, fra il sarcastico, l’ironico ed il polemico di Marco Marsilio: “Prendo atto che finalmente, a poche ore dalla scadenza della proroga, il Governo ha deciso di nominare un nuovo Commissario alla ricostruzione del sisma 2016/17 nella persona di Giovanni Legnini, al quale formulo gli auguri di buon lavoro. La scelta di nominare un quarto Commissario in meno di quattro anni è indicativa delle difficoltà con le quali è stata affrontata la ricostruzione nel cratere dell’Italia centrale: non vorrei che la mancata conferma dell’incarico a Piero Farabollini suonasse solo come una ‘bocciatura’ della persona, nascondendo sotto il tappeto la ‘polvere’ dell’incapacità dei governi e dei parlamenti che si sono succeduti ad offrire risposte concrete ed efficaci ai territori colpiti dal sisma, tuttora impantanati in una infernale macchina burocratico-amministrativa. A poco servirà avere un nuovo Commissario se non sarà accompagnato da uno sforzo convinto e deciso del Governo nel fornirgli gli strumenti normativi e le risorse umane e strumentali indispensabili per una vera svolta, come chiedono inascoltate da anni le Regioni, le Province e i Comuni all’unisono.

Per la Regione Abruzzo, confrontarsi con un Commissario del proprio territorio può rappresentare un’opportunità di maggiore ascolto e sensibilità per affrontare il tema – delicatissimo – del ‘riequilibrio’ dei pesi della ricostruzione, che vedono da tre anni l’Abruzzo penalizzato da una quota del 10% largamente inferiore ai dati e ai fabbisogni reali: sottoporrò subito a Legnini questo tema, con il dovuto equilibrio e la necessaria fermezza, sperando che i rappresentanti delle altre Regioni non vogliano insistere nel mantenere una ripartizione iniqua e ingiustificata, e che Legnini stesso non si faccia ‘condizionare in negativo’ dalla sua appartenenza territoriale nel timore di non apparire super partes di fronte agli altri territori. La Regione Abruzzo continuerà a offrire piena e leale collaborazione istituzionale al Commissario che, ne sono certo, saprà spogliarsi del suo ruolo di leader politico e di partito per mettersi a sua volta al servizio del territorio e dei cittadini che attendono risposte che non possono più tardare”.
Polemiche a parte, noi ci auguriamo che il quarto commissario sia anche l’ultimo e che si arrivi presto a definire finanziamenti, progetti e inizio dei lavori ancora necessari per portare a conclusione la ricostruzione del nostro capoluogo di regione.