Un’eclissi parziale di Sole protagonista del cielo di ottobre. Sarà visibile da tutta l’Italia
L’AQUILA – Un’eclissi parziale di Sole, sarà l’indiscussa protagonista del cielo di ottobre: l’appuntamento è per il 25 del mese, quando il fenomeno sarà ben visibile in tutta Italia.
Alla latitudine Roma, l’eclissi inizierà alle 11,26 ora italiana e terminerà alle13,21 con il 27% del diametro solare coperto, mentre nell’Italia settentrionale e meridionale lo spettacolo sarà rispettivamente anticipato e posticipato di alcuni minuti.
A fine mese, inoltre, torna in vigore l’ora solare, come ricorda l’Unione Astrofili Italiani (Uai): lancette dell’orologio spostate di un’ora indietro nella notte tra sabato 29 e domenica 30 ottobre.
Giove e Nettuno, reduci dall’opposizione al Sole di settembre saranno ancora ben visibili per quasi tutta la notte nel cielo autunnale, e sarà possibile ammirare facilmente anche Marte e Saturno.
Sale alla ribalta anche Urano, che si sta invece avvicinando all’opposizione al Sole, ed è quindi imminente il periodo in cui potremo osservarlo nelle condizioni migliori per l’anno in corso.
La luminosità di Urano, tuttavia, è vicina al limite della visibilità ad occhio nudo, e si consiglia dunque l’uso del telescopio per ammirarlo agevolmente.
Il mese sarà favorevole anche all’osservazione mattutina di Mercurio, visibile sull’orizzonte orientale tra le prime luci dell’alba: i giorni migliori saranno l’8 e il 9 ottobre.
Venere, invece, giunge al termine del suo lungo periodo di osservabilità: per quasi tutto l’anno ha illuminato il cielo prima del sorgere del Sole, ma questo mese diventerà del tutto inosservabile.
Solo nelle prime ore della notte ci sarà ancora l’opportunità di ammirare parte delle costellazioni che hanno dominato il cielo estivo, mentre cominciano ad apparire ad Est quelle che vedremo alte in cielo per i successivi mesi di autunno e inverno: in tarda serata sorgeranno prima il Toro e poi i Gemelli.
Anche il grande quadrilatero di Pegaso si trova ben alto nel cielo in questa stagione, quasi allo zenit (cioè sulla verticale sopra le nostre teste), e dal suo vertice di Nord-Est inizia un allineamento di tre stelle piuttosto luminose, che costituiscono la costellazione di Andromeda.