Vendeva la droga a giovani studenti tra cui minorenni: 22enne arrestato dai Carabinieri
PENNE – Nella giornata del 31 ottobre, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Penne hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari con attivazione di dispositivo di controllo a distanza (c.d. braccialetto elettronico), nei confronti di un giovane di 22 anni, residente in provincia di Teramo, raggiunto da gravi indizi in ordine a plurime cessioni di sostanze stupefacenti e tentata estorsione.
Il provvedimento restrittivo è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Teramo, all’esito di un’articolata attività d’indagine condotta dal predetto Nucleo Operativo sotto la direzione ed il coordinamento della Procura della Repubblica di Teramo.
Gli episodi contestati, accaduti nel periodo compreso tra l’anno 2018 ed il dicembre 2021, hanno avuto luogo in vari comuni della provincia teramana e vedono come destinatario delle cessioni giovani studenti, alcuni dei quali ancora minorenni.
L’indagine dei carabinieri traeva spunto dal sequestro di una modica quantità di marijuana che consentiva, attraverso un’attenta opera di controllo del territorio, l’individuazione di un vasto spaccio di marijuana, capillarmente radicatosi in un’estesa area a nord della provincia di Pescara, sino alla fine del 2021.
Le cessioni di droga venivano di volta in volta programmate telefonicamente, diversificando luoghi e orari delle consegne, in modo da eludere i controlli delle forze dell’ordine.
In un’occasione uno degli assuntori, tardando a saldare il debito contratto a seguito dell’acquisto di sostanza stupefacente, veniva minacciato di essere malmenato qualora non avesse immediatamente pagato il dovuto, minaccia che veniva peraltro estesa anche alla madre dello stesso.
Al termine delle investigazioni i carabinieri hanno rimesso un corposo fascicolo al Pubblico Ministero che, sulla scorta delle plurime e concordanti risultanze emerse, formulava a carico del giovane in questione un articolato capo d’imputazione avanzando richiesta di emissione di un provvedimento cautelare volto a scongiurare il pericolo di reiterazione delle condotte illecite, richiesta che veniva pienamente condivisa dal Giudice per le Indagini Preliminari.
L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato sottoposto al regime della custodia domiciliare presso la sua abitazione, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.