Celebrata anche a Capistrello la Festa dell’albero: messe a dimora 20 piante di Roverella e Agrifoglio con i bambini della Santa Barbara
CAPISTRELLO – Nella mattinata di oggi, nel cortile del plesso scolastico Santa Barbara, appartenente all’Istituto A. B. Sabin, tutte le classi della scuola primaria, accompagnate dal personale docente, hanno partecipato alla “Festa dell’albero”.
“In occasione della manifestazione, voluta dal Ministero per la Transizione Ecologica e dal Raggruppamento Carabinieri Biodiversità – si legge in una nota stampa del Comune – le giovani generazioni sono divenute parte del processo di conservazione della biodiversità.
La cerimonia, incentrata sull’importanza degli alberi nella lotta alla crisi climatica, ha visto la partecipazione dei Carabinieri del Nucleo Forestale di Tutela della Biodiversità di Magliano dei Marsi e del personale dei Carabinieri Forestali della Stazione di Canistro.
In rappresentanza dell’amministrazione di Capistrello presenti il vicesindaco e assessore all’Ambiente Angelo Stati e l’assessore alle Politiche Scolastiche Antonella Silvestri.
I lavori hanno avuto inizio alle 10 di oggi;
dopo i saluti istituzionali gli stessi Carabinieri Forestali hanno ribadito la necessità di eventi istituzionali finalizzati alla sensibilizzazione nei confronti di una causa chiave per la salvaguardia del pianeta.
Dopodiché si è proceduto ad impiantare 20 esemplari di piante di Roverella e Agrifoglio.
I piccoli studenti si sono rimboccati le maniche e sono divenuti “agricoltori” di speranza. Hanno fatto un primo passo verso un’idea di bosco diffuso, a voler dare un segnale di rinascita, di cura del pianeta. Il sorriso sui volti dei bambini ha poi ulteriormente rallegrato la Festa”.
“Dovremmo godere più spesso di momenti come questo – hanno dichiarato il vicesindaco Stati e l’assessore Silvestri -. È fondamentale trasmettere agli adulti di domani il coraggio e il proposito di lottare per il bene di questo straordinario pianeta.
Noi siamo una terra felice, in cui la natura fa da padrona. Respiriamo l’aria buona delle nostre montagne e a volte dimentichiamo lo stress al quale la Terra è sottoposta.
La crisi climatica e l’emergenza ambientale non sono affare altrui, siamo tutti chiamati a fare il nostro per garantire la salute dell’ecosistema planetario.
Ecco perché è nostro compito sensibilizzare le nuove leve e fornire loro il quadro reale dello scenario di crisi, così che i loro comportamenti possano essere condizionati da un rinnovato senso di responsabilità”, concludono gli amministratori.