Studenti universitari aquilani ingannati: «All’Ater senza servizi e con le bollette da pagare»
L’AQUILA – Ennesimo giro di giostra per studenti e studentesse universitarie dell’Aquila relativamente alla situazione degli alloggi e del diritto allo studio.
Un mese fa, la presidente dell’ADSU, Eliana Morgante (nella foto), in commissione di vigilanza del Consiglio Regionale, prospettava per loro un futuro roseo nel complesso “Il Moro” di appartamenti dell’ATER (tra Pettino e Cansatessa) perché quel complesso sarebbe stato, a suo dire, dotato di ogni servizio (dal bar, alla palestra, alle sale studio) e ben collegato con tutti i poli universitari grazie a una interlocuzione con l’AMA che sarebbe dovuta cominciare di lì a poco.
Il quadro che emerge dal Consiglio di Amministrazione ADSU di ieri, al contrario, parrebbe essere del tutto diverso oltre che desolante: niente mensa, niente servizi, niente trasporti.
Non ci sono i fondi necessari per nulla di tutto questo. Addirittura neanche ci sarebbero i fondi per aprire di sera la mensa di Coppito (che dovrebbe sostituire la mensa di Campomizzi che dal 31 luglio 2023 chiuderà i battenti).
L’Ater inoltre avrebbe manifestato la propria volontà di non acquisire più l’immobile da 1320 mq che avrebbe dovuto ospitare questi servizi accessori, e questo perché, se l’ADSU starà presso “Il Moro” soltanto 6 anni, l’ATER non rientrerebbe dell’investimento.
«Grazie all’intervento della nostra rappresentante Martina Fusari – dicono i rappresentanti del’Udu – l’atto non è stato votato ma rinviato. Come Sindacato Studentesco ci poniamo le seguenti domande:
- Può essere la questione della carenza dei fondi riversata sugli studenti?
- Possono dei servizi essere chiusi e basta?
- Siamo sicuri (e lo speriamo) che tra 6 anni il problema della residenza definitiva sia risolto visto che non si è risolto nei 13 anni già trascorsi e visto che sulla Carducci non c’è ancora un progetto?
Pretendiamo che ci sia subito tra l’ADSU e la Regione Abruzzo la interlocuzione necessaria per reperire i fondi essenziali per l’assicurazione dei servizi minimi per le studentesse e gli studenti che studiano e vorranno studiare all’Aquila.
Per quanto riguarda il complesso “il Moro” dell’ATER, che dovrebbe sostituire la Campomizzi fino alla sistemazione definitiva della residenza universitaria ci chiediamo: “Perché uno studente dovrebbe scegliere di prendere alloggio tra Pettino e Cansatessa, senza dei trasporti che gli consentano di raggiungere i poli universitari (o le mense) in tempi umani e, per di più, dovendo pagare le bollette e le tasse come se fosse in una casa privata? Quale sarebbe il vantaggio?
E quale la tutela del diritto allo studio di studentesse e studenti – concludono i ragazzi dell’Udu – che, è bene ricordarlo, non hanno le possibilità economiche di fare i fuorisede?».