Presunte corruzioni e turbative d’asta al Comune di Capistrello. Dopo la richiesta di rinvio a giudizio del Pm, a febbraio la conclusione
AVEZZANO – Processo agli ex amministratori del Comune di Capistrello accusati di presunti episodi di corruzione e turbativa d’asta, dibattimento al rush e udienza aggiornata per la requisitoria del Pm e le arringhe dei difensori.
I fatti risalgono al novembre 2018 quando il Sindaco Francesco Ciciotti, con il consigliere comunale Corrado Di Giacomo, la collaboratrice Annalisa De Meis e l’architetto Francesco, destinatari anche id misure cautelari di diverso genere e intensità, furono indagati dalla Procura di Avezzano, causando, peraltro, la caduta dell’Amministrazione rovetana.
Ieri è iniziata la fase conclusiva del processo con la richiesta di rinvio a giudizio da parte del Pubblico Ministero, Ugo Timpano, e delle costituite parti civili, rappresentate dall’Avv. Davide Baldassarre, Avv. Alessandro Felli e Avv. Fernando Pestilli, i quali si sono associati alle richieste della pubblica accusa.
La parola è passata alle difese ed è intervenuta per prima l’Avv. Virginia Buonavolontà, per l’Arch. Francesco Stati, che risponde del reato di turbativa d’asta unitamente ad altri indagati, sostenendo l’infondatezza delle accuse mosse al suo assistito, così come l’Avv. Andrea Tinarelli per conto di Annalisa De Meis che rispondeva del reato di corruzione unitamente al Sindaco Francesco Ciciotti, per poi prendere la parola l’Avv. Roberto Verdecchia per quanto riguarda la posizione dell’ex consigliere comunale Ing. Corrado di Giacomo che, unitamente al Sindaco, risponde di più fatti contestati di turbativa d’asta, destinati ad una imminente prescrizione, ed ipotesi di concussione nei confronti di un ex dipendente del Comune di Capistrello e di un imprenditore locale.
I fatti risalgono a fine 2018 quando furono notificate misure cautelari ad amministratori, funzionari, collaboratori e tecnici
I difensori che sono intervenuti hanno cercato di evidenziare incongruenze, secondo la loro tesi, che sarebbero contenute nell’ordinanza di applicazione delle misure cautelari del novembre 2018, che per molte posizioni sono state annullate o modificate dal Tribunale del Riesame nel dicembre 2018, mentre per altre sono state oggetto di stralcio con richiesta di archiviazione da parte del Pubblico Ministero, Dott. Andrea Padalino, che hanno trovato accoglimento nel settembre 2019.
I tre difensori, nel ricostruire gli eventi storici dei loro assistiti, hanno tentato di dimostrare l’infondatezza, l’incongruenza e la non veridicità di quanto sostenuto dall’ex funzionario del Comune di Capistrello, in parte smentito dagli atti presentati dalle difese e dagli interrogatori del Sindaco e dall’ex consigliere Di Giacomo, rendendo inattendibile la deposizione dell’ex dipendente durante i suoi cinque interrogatori resi alla polizia giudiziaria.
Il procedimento è stato aggiornato al 9 febbraio 2023 per le discussioni finali dei difensori del Sindaco Francesco Ciciotti, del tecnico Mattia Coviello e dell’imprenditore Concezio Fantozzi, davanti al giudice Daria Lombardi.