Addio a Giammarco De Vincentis, l’uomo che amava la vita e il prossimo nonostante le enormi e durissime prove
AVEZZANO – In pochi, e per pochi intendiamo le dita di una mano, si può affermare che potrebbero affrontare e sopportare le sofferenze e le tribolazioni che ha sopportato lui in questi anni, sostenuto da una forza e da una fede a dir poco eroiche.
Questa notte, dopo aver lottato fino all’ultimo, è volato in cielo Giammarco De Vincentis, sessantottenne imprenditore agricolo di San Benedetto dei Marsi, che da venti lottava contro una malattia che ha provato a minarlo in tutti i modi.
Il suo calvario, fatto di interventi chirurgici, terapie pesanti e devastanti, crisi improvvise, risalite che davano speranza, non lo hanno piegato un solo secondo. Armato della sua fede, la Madonna del Sassolino è forse il suo emblema più significativo, ha affrontato tutto con un coraggio davvero unico.
E lo ha fatto raccontando sulla sua pagina Facebook i passaggi, le speranze, le delusioni, le sofferenze, ma tutto sempre cercando di dare fiducia, di trasmettere il messaggio dell’affidarsi alla fede come forza suprema. E lo ha fatto fino all’ultimo istante.
Giammarco era stato anche Vicesindaco di San Benedetto dei Marsi e aveva fondato, insieme ad altri, la locale sezione della Misericorida, alla quale aveva contributo donando il ricavato della vendita dei suoi libri.
Per comprendere a pieno l’umanità di quest’uomo, vogliamo riportare una delle ultime sue frasi ricordate questa mattina, su Facebook, dalla moglie Maria, dalle figlie Roberta e Beatrice e dai nipoti Emanuela, Andrea e Gloria che lo hanno assistito in questi anni:
«Preghiamo da ogni parte del mondo, insieme siamo una forza, da soli siamo piccoli angeli con le Ali spezzate. Io non sono un poeta, uno scrittore o un teologo.
Sono solo un uomo che ha gioito e sofferto. Donarvi la mia vita è solo la gioia e la speranza che almeno uno solo di voi possa vivere momenti migliori, ma se fossi amore mi frantumerei in tanti pezzi e ad ognuno darei la sua parte».
A Gianmarco ha voluto dedicare un commosso pensiero anche il Sindaco di San Benedetto dei Marsi, Quirino D’Orazio: «Carissimo Giammarco, ed ora chi lo colmerà il vuoto che hai lasciato nella nostra Comunità?
Personaggi come te, nel bene e nel male, anche quando sono in silenzio, fanno sempre rumore, tanto rumore. E di certo la tua dipartita non lascerà nessuno indifferente.
Hai vissuto la tua vita a pieno, spingendola al massimo fino all’ultimo respiro, raccontando a te, a chi ti era vicino ed al mondo intero chi eri. Hai dimostrato le tue capacità imprenditoriali, la tua solidarietà, la tua passione per la poesia e per la comunicazione nell’era “social”.
Ti sei dedicato alla tua Città, come Amministratore, ricoprendo la carica di Vicesindaco, hai fatto parte di tante associazioni di volontariato, collaborando a fondare la Misericordia San Benedetto dei Marsi.
Vero devoto della nostra Copatrona Santa Maria Goretti, per la quale, ogni anno mettevi a disposizione la tua autovettura in occasione dei festeggiamenti in suo onore.
Da tanti anni hai lottato contro un male che a volte non lascia scampo. Gli hai tenuto testa per quasi 25 anni, diventando suo “amico convivente”. In questi anni, circondato da una grande donna, tua moglie Maria, le tue splendide figlie, Beatrice De Vincentis e Roberta De Vincentis, i nipotini, i generi e tutta la famiglia, hai lottato come un Guerriero indomabile.
A modo tuo hai voluto mostrare a tutti cos’è la fragilità umana. Raccontando il tuo Calvario, hai puntato i riflettori su quell’ultimo miglio, cha fa paura a tutti e che tutti vogliono tenere nascosto.
Siamo abituati a parlare solo di cose belle, che fanno piacere, di divertimento e basta. Non siamo abituati a mettere a nudo le nostre debolezze, paure e fragilità. Per questo, ci voleva coraggio, un coraggio da Leoni impavidi. E tu caro Amico Giammarco, non solo hai dimostrato di averne, ma di averne avuto anche troppo.
Sei stato un grande personaggio, che come tutti ha avuto chi lo amava e chi no, ma ciò non toglie che hai vissuto la tua vita a pieno ed a modo tuo, in piena e totale libertà. Sono convinto che la tua dipartita lascerà un profondo vuoto nella nostra Comunità. Personaggi così ne nascono pochi.
Chi potrà colmare il vuoto che ci lasci? Ti abbraccio forte, caro Amico Giammarco. Buon viaggio».
Per chi volesse dare l’ultimo saluto, tributare l’ultimo onore a Giammarco De Vincentis, può farlo raggiungendo la casa funeraria di Trasacco. I funerali, invece, saranno celebrati domani, 6 gennaio, alle 15 nella chiesa di San Benedetto dei Marsi.
Noi vogliamo rendere omaggio a questo grande uomo, alla sua forza e alla sua fede, dedicandogli una delle più belle e vere frasi di Alda Merini: «Io la vita l’ho goduta perché mi piace anche l’inferno della vita e la vita è spesso un inferno. Per me la vita è stata bella perché l’ho pagata cara».
Ciao Giammarco e grazie infinitamente per l’esempio e gli insegnamenti che ci hai donato.