Alla Sala Montessori dal 14 gennaio di Avezzano la mostra di pittura “Quartetto d’Archi” dedicata la tema della conflittualità moderna

AVEZZANO – Torna alla ribalta, dal 14 al 30 gennaio presso la Sala Espositiva Montessori del Comune di Avezzano, la mostra “Quartetto d’arte”, realizzata da Franco Sinisi, Danilo Balducci, Giorgia Evangelista, Anna Seccia.

Reduci dal grande successo di pubblico della prima edizione riportato a L’Aquila la scorsa estate, gli artisti saranno stavolta ispirati dal tema del conflitto contemporaneo in tutte le sue più complesse e drammatiche declinazioni.

Storie di vita attraversate dal martirio, raccontate a quattro mani, con sguardo eversivo e furioso, dalle lastre fotografiche di Balducci, dalla visionarietà pittorica dell’informale Sinisi, dipintore di angosciose agonie della civiltà globalizzata. Del “nostrum” mare.

E mentre Giorgia Evangelista, con le sue esoteriche e sature folgorazioni, ci condurrà dentro quell’universo donna oltraggiato dalla ferocia di un mondo assetato di violenza, l’iride di Anna Seccia scoverà dentro il suo “ventre gravido” il dolore di un parto inevitabile, vilipeso, ripudiato.

L’evento, promosso dal Comune di Avezzano e sostenuto dal prezioso e sensibile contributo del Liceo Artistico Vincenzo Bellisario, verrà presentato alle ore 17 presso la Sala Espositiva Montessori e vedrà la presenza degli stessi artisti, in questi ultimi mesi sempre più coinvolti sensibilmente dai temi attuali della guerra, che su due fronti diversi ma emblematici mostrano ugualmente un’impietosa e cruda verità.

«L’aberrazione di ciò che sta accadendo in questi ultimi mesi in Iran, così come in Ucraina – ha osservato Sinisi – dimostra ogni giorno di più quanto sia importante per noi artisti usare le armi più potenti che abbiamo a disposizione.

Le nostre sono guerriglie di pace, ma certamente di dolore e riprovazione. Le nostre grida non vogliono limitarsi, in realtà, semplicemente a raccontare, ma intendono raggiungere il cuore degli uomini – conclude il maestro lucano – ma soprattutto di tutte quelle donne, oggi più che mai vittime sacrificali di una sconcertante era apocalittica, sul crinale di un abisso senza più colore».

La mostra è curata da Erminio Cavalli, docente di Storia dell’arte presso il Liceo Torlonia-Bellisario di Avezzano e filmologo.