Avezzano. Mercato del Sabato. Tutte le tappe del calvario per tornare in centro. Per chi non ha capito
AVEZZANO – Mercato del Sabato, a qualcuno, qualche unità particolarmente ostica, diciamo così, l’idea proprio non piace e, quindi, in questi giorni sono già iniziate le voci su presunte stranezze e immaginarie irregolarità del tutto infondate.
A ricordare cosa è avvenuto in questi due anni e come sono andate le cose dopo la caduta della passata Amministrazione, ci pensano i segretari delle organizzazioni degli ambulanti, Giovanni Cioni, Fiva-Confcommercio, Roberta Masci, Cidec, e Carlo Rossi, Confesercenti, che, immaginiamo anche un po’ stancamente, ripercorrono le tappe di questa tortuosa vicenda: «Le Associazioni di categoria, Fiva-Confcommercio, C.I.D.E.C. e Confesercenti , viste le numerose imprecisioni che circolano, anche in taluni articoli sugli organi di informazione, riguardanti il ritorno del mercato del sabato in Piazza Torlonia, con questa nota chiariscono, e si augurano in modo definitivo, i vari punti in merito alle decisioni intraprese.
– Il Commissario Prefettizio Dott. Mauro Passerotti ha dato seguito alla delibera di Consiglio Comunale n.23 del 29 aprile 2019 e non su pressione delle Associazioni o dei Commercianti Ambulanti.
Forse a chi contesta la decisione intrapresa, sfuggono alcuni particolari:
– Il mercato veniva spostato, in via sperimentale per il periodo di un mese (01/10/2018) ma già alla data del 23/10/2018, con determine e delibere, si provvedeva a modificare la pista ciclabile con parziale demolizione del cordolo in calcestruzzo, il ripristino dell’asfalto, lo spostamento e il ricollocamento della segnaletica stradale, la sistemazione delle aiuole e il posizionamento dei bagni chimici con chiaro intento di non essere una situazione provvisoria e il tutto con una spesa a carico dei contribuenti del Comune di Avezzano;
– il piano sicurezza sull’area mercatale, in zona nord, se mai ci fosse, è stato molto carente; a partire dalle auto che continuamente transitavano all’interno del mercato (come più volte fotografate) fino ad arrivare ad un autobus della società TUA finto in mezzo ai banchi e fra le persone;
– per la problematica del traffico, sussistono disagi in quanto si creano ingorghi per le numerose scuole, l’ufficio postale, la questura ed i condomini, mentre per i parcheggi non viene fatta rispettare la segnaletica di divieto di sosta creando molti problemi soprattutto su Via Cavalieri di Vittorio Veneto, senza poi dimenticare il problema del forte vento presente tutto l’anno;
Con il ritorno in centro, noi per primi vogliamo che i mercati e le fiere vengano svolti nella massima sicurezza, per l’incolumità dei nostri clienti, per la nostra e per gli abitanti dell’area in cui siamo ospitati e, nello specifico, precisiamo che i banchi saranno posizionati sulla sede stradale e che NESSUNO È AUTORIZZATO AD ACCEDERE SUI MARCIAPIEDI ANTISTANTI PIAZZA TORLONIA, come NESSUNO POTRÀ POSIZIONARE IL MEZZO SUI MARCIAPIEDI DI PIAZZA TORLONIA (LATO ARSSA) E VIA MAZZINI. Gli eventuali trasgressori verranno sanzionati nei modi e termini previsti dalla legge.
Si fa presente che, ovunque venga spostato il Mercato, la spesa per il Piano di Sicurezza (obbligatorio per legge) dovrà essere sempre affrontata.
A sostenere caldamente il ritorno del mercato in centro, ci sono anche le attività commerciali locali, che hanno condiviso con entusiasmo la notizia, ringraziando Noi per la tenacia avuta, ma soprattutto il Commissario Prefettizio Dott. Mauro Passerotti che è stato sempre disponibile ad ascoltare le problematiche ed avere un dialogo aperto con tutti». Giovanni Cioni – Fiva Confcommercio, Roberta Masci – C.I.D.E.C. e Carlo Rossi – Confesercenti.
Ci auguriamo che questa vicenda si sia conclusa qui e che il 14 marzo prossimo, fattori “esterni” permettendo, le strade del centro possano riprendere a rianimarsi e rivitalizzarsi, con la presenza dei banchi del mercato settimanale e con le tante persone che, al contrario, in questi due anni avevano abbandonato questo festoso e tradizionale appuntamento della città di Avezzano. Per concludere ci permettiamo di citare il grande Nino Manfredi, ci sia consentita una divagazione in dialetto ciociaro, e la sua più nota battuta: “Fusse che fusse la vorta bbòna!”.