Dal porto di Trieste all’interporto di Manoppello le merci Honda viaggiano su ferrovia: tolti dalla strada 280 Tir al mese
PESCARA – Poco meno di 300 Tir in meno viaggeranno, ogni mese, sull’asse stradale adriatico grazie ad un collegamento ferroviario che consentirà di spostare le merci, per ora quelle di Honda, da Triste a Pescara.
Un collegamento diretto, veloce, ambientalmente sostenibile e soprattutto che andrà fortemente a contribuire a migliorare la sicurezza sulla tratta stradale e autostradale adriatica.
Il Porto di Trieste, infatti, fungerà da “perno intermodale” per favorire il trasporto merci via ferrovia dal Far East all’Abruzzo lungo la dorsale Adriatica.
È stato presentato oggi a Trieste il servizio che collega lo scalo giuliano all’interporto di Manoppello, scelto da Honda Italia per il trasporto di componentistica in arrivo dall’Asia e destinato allo stabilimento di Atessa in Val di Sangro.
Il servizio è stato inaugurato a metà ottobre e nei giorni scorsi è stato raddoppiato, passando da una a due circolazioni settimanali.
Si tratta di un company train, esclusivamente dedicato a Honda Italia, che trasporta una quarantina di container a tratta, coprendo la distanza in 12 ore circa, con tempi dimezzati rispetto al trasporto su gomma, togliendo circa 70 camion dalla strada ogni settimana.
Il servizio si svolge in collaborazione con l’azienda ferroviaria abruzzese Sangritana e la società controllata del Porto di Trieste Adriafer che gestisce le operazioni di manovra dei convogli ferroviari in coordinamento con il terminal container del Molo VII, gestito a sua volta da Trieste Marine Terminal.
«Grazie ai treni – ha affermato il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico Orientale, Zeno D’Agostino – il nostro porto crea relazioni e accorcia le distanze non solo verso l’Europa, ma anche verso l’Italia. Con questo collegamento lo scalo estende la propria area d’influenza lungo la dorsale adriatica».