Entusiasmo al Teatro dei Marsi per Paolo Mieli: “Devo molto a questa città. Ho iniziato grazie a Bruno Corbi”

AVEZZANO – “Devo molto a questa città. Sicuramente non lo sapete ma, all’inizio della mia carriera, è stato fondamentale l’incontro con il vostro concittadino Bruno Corbi”.

Si apre con un ricordo personale, collegato ad Avezzano, la conversazione dello storico Paolo Mieli con i 600 ragazzi che riempiono il Teatro dei Marsi.

Giovanissimi che, alla fine dell’iniziativa, portano a casa – oltre al libro autografato – anche parole di apprezzamento per la compostezza e l’attenzione dimostrata dal primo all’ultimo secondo.

“Devo farvi i complimenti. Oggi siamo meno abituati a questo tipo di dibattiti e spesso parte della platea, ad un certo punto, si distrae. Qui ho percepito una grande attenzione”.

Sentimento che si palesa anche in coda all’evento, con gli studenti in fila per un autografo e una foto dopo aver ascoltato riferimenti all’attualità e alla politica.

Coglie nel segno l’iniziativa delle “Donne sul territorio”, voluta dalle amministratrici della marsica – spiega Alessandra Cerone, consigliera comunale di Avezzano – “per lasciare ai ragazzi momenti di confronto utili con figure autorevoli, in grado di dare un contributo elevato di conoscenza”.

Una sottolineatura, quella rivolta al lavoro preparatorio delle amministratrici, fatta anche dal sindaco Giovanni Di Pangrazio perché è stata proprio la determinazione e lo spirito di collaborazione delle donne a portare in città una delle migliori e più prestigiose firme a livello nazionale, già direttore de “La Stampa” e  del “Corriere della sera”, allievo di Renzo De Felice e Rosario Romeo, ma anche “legatissimo – spiega sempre la Cerone – sia a Bruno Corbi, politico e partigiano a cui è dedicata una piazza della nostra città, sia al giornalista Gianni Corbi al quale il comune ha intitolato un largo in Piazza Torlonia”.

Tante le autorità presenti in platea, tra cui amministratori, componenti delle associazioni, dirigenti scolastici. Tutti hanno potuto assistere ad una lezione di umanità e di positività nell’affrontare il domani grazia al progetto “Un’altra storia” che porterà sul palco anche lo storico di arte e cultura medievale Riccardo Nencini, le dottoresse Antonella Lopardi e Alessandra Mancinelli e lo psichiatra Paolo Crepet.