Gran Sasso: il ministro Fratin ribadisce la volontà di rivedere i perimetri dei vincoli ambientali. Liris: “Strada da percorrere anche per Monte Stabiata, Prati di Tivo e Ovindoli”
L’AQUILA – “Il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, ieri all’Aquila, ha ribadito la possibilità di perseguire la strada, che avevamo già condiviso nelle scorse settimane a Roma, della revisione del perimetro delle zone di massima tutela ambientale del Gran Sasso, escludendo dai Siti d’interesse comunitario (Sic) e dalle Zone di Protezione Speciale (Zps) le aree fortemente antropizzate”.
Lo afferma il senatore di Fratelli d’Italia Guido Liris.
“Riperimetrazione dei vincoli e innevamento artificiale non è un’equazione, naturalmente”, osserva il parlamentare, “ma la prima consentirebbe, in ogni caso, di perseguire quell’agognato sviluppo turistico invernale da tempo auspicato dagli operatori del Gran Sasso. Una strada che possa conciliare la tutela dell’ambiente con lo sviluppo socio-economico”.
“La proposta allo studio, peraltro condivisa da Comune dell’Aquila e Regione Abruzzo”, ricorda Liris, “non prevede una riduzione della superficie in termini assoluti, ma solo l’esclusione di alcune aree che sono quelle già antropizzate o che hanno un potenziale sviluppo, come quella della stazione sciistica di Campo Imperatore”.
“Interloquendo con il ministro, ieri a latere del convegno sulle Comunità energetiche, insieme agli esponenti di Save Gran Sasso che da anni si battono per la riperimetrazione dei vincoli”, aggiunge il senatore, “abbiamo condiviso la necessità di intraprendere tutte le procedure istituzionali, in sede nazionale ed europea, per attivare l’iter di cui abbiamo già discusso, prima che con il ministro, con il sottosegretario Claudio Barbaro, che avrà il compito di perseguire la strada dal punto di vista operativo, attivando le strutture tecniche ministeriali”.
“L’eventuale riperimetrazione dei vincoli ambientali sul Gran Sasso”, rileva infine Liris, “nel rispetto di procedure europee codificate potrebbe rappresentare una strada da percorrere anche in altri casi, come ad esempio Monte Stabiata, Prati di Tivo e Ovindoli”.