Palio di Siena 2023. L’artista abruzzese d’adozione Roberto Di Jullo è l’autore dell’opera per il Palio di Provenzano

SIENA– Sono stati deliberati ieri, dalla giunta comunale di Siena, i nomi degli artisti che realizzeranno i drappelloni per i Palii di questo 2023. Roberto di Jullo realizzerà l’opera che andrà in premio alla Contrada che vincerà il prossimo 2 luglio. Marco Lodola quella per la Carriera del 16 agosto.

In foto: Roberto Di Jullo

Roberto Di Jullo professore di disegno, pittore, incisore e scenografo, è nato a Forlì del Sannio (IS) nel 1945 ma è abruzzese d’adozione visto che nella splendida location di Pescocostanzo ha il suo Atelier di pittura.Dal 1966 si stabilisce a Roma dove crea composizioni per il Teatro d’Avanguardia. Numerose le partecipazioni a importanti manifestazioni, tra queste il Festival di Spoleto per il quale firma scenografie per quattro commedie. Per oltre 10 anni collabora, come disegnatore, per i servizi del telegiornale della Rai. Dal 1967 si dedica alla ricerca grafico-pittorica, esponendo le sue opere in personali e rassegne d’arte contemporanea in Italia e all’estero. Tra le sue più recenti esposizioni: Tunisi, Algeri, Atene, Rabat. Un percorso artistico ricco di riconoscimenti, esperienze e approfondimenti stilistici che nel corso degli anni lo vede eseguire dipinti a olio su tela e fondo oro, smalti, disegni a inchiostro, pastelli, acqueforti, ceremolli, tempere e acquarelli. Siena ha già avuto modo di conoscere e apprezzare l’artista molisano con uno dei temi a lui cari, quello equestre, con l’allestimento “Cavalli in Palio” del 2019 nei Magazzini del Sale di Palazzo Pubblico e la collettiva “Cavalli d’autore” ospitata, lo scorso anno, nel Complesso museale S. Maria della Scala.Infine, ricordiamo che Di Julio nel 2022 ha vinto il Premio Nazionale Pratola 2022 sezione Arte. “Dedico il Palio a mio figlio” così afferma Di Jullo.

in foto: Marco

Marco Lodola nasce a Dorno (PV) e agli inizi degli anni ’80 con un gruppo di artisti fonda il movimento del Nuovo Futurismo, di cui il critico Renato Barilli è stato il principale teorico. Dal 1983 innumerevoli le città italiane ed europee dove ha esposto le sue opere: Roma, Milano, Firenze, Bologna, Lione, Vienna, Madrid, Barcellona, Parigi, Amsterdam. E nel mondo: Brasile, Messico, Svizzera, Russia, Argentina, Corea del Sud, Singapore, Qatar. Portano il suo nome progetti per importanti industrie, tra le quali: Swatch, Coca Cola, Vini Ferrari, Harley Davidson, Ducati, Citroen, Fiat, Valentino, Coveri, Dior, Vivienne Westwood, Giuliano Fujiwara. Nel 1994 Lodola viene invitato, dal governo della Repubblica Popolare Cinese, ad esporre a Pechino, e nel 1996 inizia a lavorare negli Stati Uniti (Boca Raton, Miami e New York). Diverse le collaborazioni con scrittori: Aldo Busi, Tiziano Scarpa, Giuseppe Cederna, solo per citarne alcuni. Così come tra i musicisti: gli 883 di Max Pezzali, Gianluca Grignani, Jovanotti, Negramaro, Ron e molto altri.