Disabile al 100% vive in una casa Ater tugurio a Pescara in Via Rigopiano. Pettinari: «Regione e Comune intervengano subito. Troppe le abitazioni in questo stato di degrado»
PESCARA – Muri bagnati dall’umidità, finestre vecchissime che non fermano gli spifferi, spazi angusti e impianti ammalorati.
È una situazione al limite del sopportabile quella che si trova in una casa Ater di Via Rigopiano a Pescara.
A viverci è un uomo disabile al 100% che non riesce più ad andare avanti.
Nella disperazione il signor Francesco, questo il nome dell’uomo, ha contattato personalmente il Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari, per fargli constatare in che condizioni è costretto a vivere e quindi chiedere aiuto. Un aiuto che sostiene di non aver ricevuto da nessun altro.
E il Vicepresidente del Consiglio regionale Pettinari si è recato personalmente nella “casa”, constatando come la realtà fosse ancora peggiore di quanto non gli fosse stato rappresentato.
«Ho voluto accendere il faro su questo ennesimo caso di degrado che insiste nelle case popolari di Pescara – afferma Domenico Pettinari, che questa mattina è tornato a denunciare pubblicamente lo stato di degrado di alcune case di edilizia residenziale pubblica -.
Anche se ho visto molte situazioni al limite, devo dire che entrare in questa abitazione mi ha fatto male.
Parliamo di un uomo disabile al 100% quindi impossibilitato a lavorare, e a svolgere normali attività.
Anche se a fatica deambula, muoversi all’interno dell’appartamento è difficile poiché i mobili devono essere posizionati in modo irregolare per non essere a contatto con i muri che, a causa dell’umidità stanno cadendo a pezzi.
La parete della camera da letto è completamente bagnata, rendendo l’ambiente destinato al sonno insalubre e dannoso, ancor più per chi presenta già problemi di salute.
I calcinacci si staccano perché sono ammuffiti. Le macchie dell’umidità sono presenti in tutta la casa. Dire che le finestre sono vecchie è poco.
Stanno letteralmente marcendo e l’abitazione quindi è piena di correnti d’aria, tanto che Francesco è costretto a tappezzare i bordi con asciugamani per contrastare il freddo. Questo come ripeto da tempo, è uno dei tanti casi che si riscontrano nelle case popolari di Pescara, e non solo.
Gli interventi di manutenzione ordinaria non ci sono e ancora meno quelli di manutenzione straordinaria. Questi cittadini onesti, che pagano l’affitto e che vivono in situazioni difficili a causa dei problemi di salute non possono essere abbandonati a se stessi.
Le istituzioni, prima di pensare a qualunque altra cosa, dovrebbero tenere a cuore queste persone e dare il sostegno di cui hanno bisogno.
Pertanto chiedo alla Regione Abruzzo, che è proprietaria delle case, di attivarsi subito per i lavori di ristrutturazione, e al Comune di Pescara che è di competenza, di intervenire immediatamente per trasferirlo in un’abitazione salubre e di attivare subito tutto quanto possibile per risolvere i problemi in questa abitazione in via Rigopiano.
Io già da lunedì mi attiverò immediatamente – conclude – per segnalare il caso all’ufficio di igiene della Asl, perché in questa casa è impossibile vivere».
Un solo commento. Che sia un caso o mille non ha importanza. È una vergogna. Questa è una certezza.