Consiglio di Stato: la proroga dei balneari non va applicata. Niente rinnovo automatico delle concessioni demaniali marittime
ROMA – La notizia arriva direttamente dal Consiglio di Stato e rischia di mettere in agitazione, a poco più di due mesi dall’inizio della stagione balneare, i gestori degli stabilimenti estivi marittimi.
Le norme che hanno disposto la proroga automatica delle concessioni balneari “sono in contrasto” con l’articolo 12 della direttiva europea e, dunque, “non devono essere applicate”.
Lo ribadisce il Consiglio di Stato nella sentenza in cui accoglie il ricorso contro la decisione del comune di Manduria di prorogare fino al 2033 le concessioni demaniali marittime.
«La sentenza del Consiglio di Stato non ci sorprende. I giudici già nel 2021 avevano preannunciato che qualsiasi proroga successiva alle concessioni balneari sarebbe stata considerata da loro priva di efficacia – afferma il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio della Lega -.
Noi però rivendichiamo la norma introdotta con la conversione in legge del “Milleproroghe” e il diritto del Parlamento a legiferare.
A maggior ragione dopo questo pronunciamento conclude Centinaio -, invitiamo il governo ad accelerare sulla mappatura delle coste».
I titolari delle concessioni balneari in Abruzzo, nei tre anni passati, hanno più volte protestato e manifestato le loro preoccupazioni per il verificarsi di questa eventualità, tenendo l’arrivo di grossi colossi del turismo internazionale che potessero, in qualche modo, metter sul lastrico decine di famiglie.