Beni Culturali, Abruzzo. FP CGIL ed UIL PA rivendicano la necessità di interventi ministeriali
PESCARA – Nel corso dell’ultimo incontro con il Ministro, le Organizzazioni Sindacali di categoria non hanno avuto risposte se non l’ennesima mortificazione delle lavoratrici e dei lavoratori attuata con il decreto legge 13/2022. FP CGIL Abruzzo Molise, UIL PA Abruzzo e le lavoratrici e i lavoratori delle Soprintendenze, degli Archivi, delle Biblioteche e delle Direzioni Generali afferenti ritengono necessario lanciare un appello riguardante le gravi condizioni vissute dai lavoratori come conseguenza delle scelte operate a livello di riorganizzazione del Ministero.
Condizioni che si aggravano ogni giorno di più per effetto della gravissima carenza di personale a cui si aggiunge un aumento esponenziale dei carichi di lavoro.
A darne notizia sono Paola Puglielli (FP CGIL Abruzzo Molise) e Fabrizio Petroni (UILPA Abruzzo) che denunciano anche in questa regione Il ridimensionamento oggettivo del sistema della tutela del patrimonio culturale, Il ridimensionamento normativo del peso della tutela, il forte depauperamento degli organici, l’invadenza delle esternalizzazioni.Emergenze che riguardano le Soprintendenze, con attività aumentate in virtù del PNRR, gli Archivi, le Biblioteche e tutte le articolazioni periferiche distrettuali dell’Abruzzo. Per questo – chiosano i sindacalisti- chiediamo anche per il nostro distretto una maggiore autonomia amministrativa, un piano straordinario di occupazione e di revisione dei fabbisogni professionali utile e necessario per il funzionamento del sistema della tutela, un piano straordinario di formazione-riqualificazione ed un piano straordinario di incentivazione dei lavoratori che riconosca i maggiori carichi di lavoro in questa fase emergenziale.
Il 21 marzo prossimo a livello nazionale, le federazioni regionali FP CGIL e UIL PA aderiscono, hanno indetto un’assemblea sindacale con le lavoratrici e lavoratori del settore, avviando una mobilitazione nazionale per l’intero sistema culturale per il quale più che mai è necessaria l’adozione di risolutive e straordinarie misure di investimento a partire da un piano straordinario di assunzioni.