“Avrò ancora bisogno di te”: spettacolo di parole, musica e arte dedicato ad Ivan Graziani. Pubblico entusiasta al Castello Orsini

Sabato 18 marzo ore 21.

Il Castello Orsini si è man mano riempito di persone che erano intervenute per assistere allo spettacolo “AVRO’ ANCORA BISOGNO DI TE”.

Dedicato alla musica e alle parole di Ivan Graziani, grande autore e musicista abruzzese, la rappresentazione è stata una scintillante sinestesia di parole, di musica, di arte.

Su testi di Federico Del Monaco, che ne ha curato anche la messa in scena, lo spettacolo ha offerto al pubblico intervenuto, una splendida occasione per “riassaporare storie, immagini e visioni di canzoni  rimaste nel cuore”, da riscoprire  ricercando e riascoltando la vasta produzione di Ivan.

In questa impresa sono meravigliosamente riusciti: Giuseppe Ippoliti, che della performance è stato attore e cantante, Antonio Pellegrini, che accanto alle sue doti di attore ha ben sfoderato quelle di disegnatore e il duo costituito da Lorenzo Lanciotti e Luigi Sfirri che con tastiera e chitarre hanno incorniciato, con le loro pennellate musicali e vocali, l’intero spettacolo.

Il viaggio tra musiche e parole di Ivan Graziani è cominciato con una scenografia semplice ma efficace; una tela bianca sullo sfondo che si è animata dei disegni di Antonio Pellegrini nel mentre che Giuseppe Ippoliti cantava le più famose canzoni di Ivan, da “Ballata per quattro stagioni” a “Pigro”, da “I lupi” ad “Agnese, dolce Agnese” a “Lugano addio” a “Il chitarrista”, offrendo uno spettacolo nello spettacolo: la sua voce piegata a riproporre le sonorità e i cambi di tono, come quella di Ivan, insieme a quel quasi falsetto che ne era caratteristica peculiare, variazioni e alternanze di canto e parole per ridar vita a quella fusione tra rock e canzone d’autore che Ivan era riuscito così bene a coniugare e Giuseppe Ippoliti, attraverso la sua personale interpretazione, a restituire.

Gli applausi a scena aperta e in corso di esecuzione hanno dato ben ragione del livello di apprezzamento del pubblico che a concerto concluso, si è lungamente intrattenuto con lo scrittore e gli interpreti. 

Abbiamo ragione di credere che ieri sera Ivan fosse nascosto dietro quel paio di occhiali rossi posti su un lato del palcoscenico e annuisse sorridendo… discretamente in disparte, compiaciuto dell’omaggio che gli veniva tributato.