Anime Torbate: a Perugia “degustazione letteraria” con Antonio Lera tra l’essere e l’apparire, dalla dimensione dell’io alla dimensione del noi
Una nuova iniziativa che coniuga due ambiti che al di là della classica diffusione e valorizzazione, sorprendentemente possono stare insieme e dar vita ad una terza possibilità che, siamo sicuri, riceverà ampi consensi.
Si tratta dei Caffè Letterari d’Italia e d’Europa a doppia valenza degustativo-letteraria, che avranno la loro inaugurazione presso il Bar Collins all’interno dell’elegante Hotel Brufani a Perugia, mercoledì 29 marzo alle ore 21,30.
L’evento dal titolo ANIME TORBATE, presieduto dalla dott.ssa Yojana Leon è stato organizzato dal Rotaract Club Perugia Trasimeno con il presidente Dr. FRANCESCO LANTERNA che avrà ospite il dott. scrittore Antonio Lera, presidente dell’Ass.ne AGAPE Caffè letterari d’Italia e d’Europa.
Nel corso della serata, la degustazione farà da cornice ad un mondo poetico fatto di parole evocative e suggestive in un viaggio tra il passato e il presente e coloro che interverranno – su prenotazione – parteciperanno ad un evento che con la sua dimensione degustativa-letteraria, si ammanta di quella filosofia del gustare la vita che coincide con la slow life, allontanandosi da una quotidianità veloce e superficiale per vivere un tempo per se stessi e per l’essere.
Nelle parole del presidente Antonio Lera – dell’Associazione AGAPE Caffè Letterari d’Italia e d’Europa che ha come motto UNITI PER LA PACE NEL RISPETTO DI OGNI DIVERSITÀ e persegue la meta esistenziale del passaggio dalla dimensione dell’io alla dimensione del noi – si mette in evidenza l’occasione per celebrare la letteratura, in un connubio che mette insieme Poesia e whisky o whiskey (a seconda se si intende la distillazione scozzese o quella irlandese) poiché entrambi evocano emozioni, tra storia, arte e filosofia e contengono significati sociali di ampio respiro ed appartengono alle più antiche tradizioni delle più importanti città Europee ed appartenenze ai locali storici e contemporanei a vocazione culturale.
Temi della poetica e comportamenti degustativi saranno coniugati a dar ragione dei loro poteri rilassanti, migliorativi delle funzioni cognitive, riduttivi delle infiammazioni e migliorativi della digestione. Prescritti quasi come una medicina da assumere nelle giuste dosi, sia in modalità individuale sia collettiva – come nei caffè letterari – che va preferita perché favorisce i momenti di riflessione integrata e realizza una condizione per cui l’individuo intraprende un percorso verso L’AMORE DI SE’ che se ben strutturato porterà poi inevitabilmente e progressivamente anche ALL’AMORE PER GLI ALTRI.
“Tra L’Essere e L’Apparire – Il Tempo e La Bellezza” ben esprime l’aura attorno alla quale si muovono i diversi momenti di svago e di socializzazione che potrebbero facilitare la ricerca di un senso esistenziale.
Per quanto riguarda la letteratura, il lungo excursus di Lera, ricorda e riconosce ai diversi poeti l’uso e la finalità delle rispettive poesie; dalla funzione eternatrice e consolatrice di Foscolo a quella di bussola per la retta via di Dante, da quella portatrice di pace di Pascoli fino a quella di Montale che la considera come argine al dilagare della superficialità.
Per Lera, la poesia “è uno strumento privilegiato di grande utilità sociale che attraverso la sua tipica straordinaria forza comunicativa ci consente di rallentare, di prendere fiato, guardare le cose da un’altra prospettiva, sviluppare nuove idee”.
La scrittura poetica paragonata ad “un castello di parole che custodisce le nostre emozioni ed arriva con certezza alla massima capacità di dialogo ed espressione in termini sociali”; il suo compito di ricondurre l’uomo alla sua essenza in quanto permette la sospensione e il diradamento di quei pensieri che appesantiscono l’esistenza.
Quindi poesia come scheletro della nostra umanità; pane quotidiano della nostra essenza per costruire una visione di vita e di pace basata su rispetto, libertà, giustizia, solidarietà, tolleranza, passando dalla dimensione dell’Io alla dimensione del Noi.
Il canovaccio dei CAFFÈ LETTERARI D’ITALIA E D’EUROPA che ho creato, suggerisce l’unità essere-apparire come il vero traguardo esistenziale che scongiura di rimanere intrappolati nel campo dell’avere/mostrare o “dell’apparire avendo” e che blinda il tempo esistenziale in relazione all’unità e non all’unicità della natura umana nella dimensione del NOI, verso una globalità d’intenti e di pace nel pianeta, una sorta di Pronto Soccorso non solo poetico, dove versi, opere pittoriche, etc., divengano bastioni contro la perdita del piacere dell’essere e il dilagare della retrocultura dell’Apparire.
Se le prime distillazioni Europee di whisky, vengono fatte risalire alla tradizione di San Patrizio, santo protettore dei monaci e dell’Irlanda ed il primo riferimento all’aqua vitae è in Scozia ed è datato 1494, è pur vero che le prime distillazioni alcoliche risalgono all’antica Mesopotamia intorno al 3500 a.C. nell’alta valle del fiume Tigri, a TepeGawra, vicino all’odierna area di Mosul in Iraq.
Mentre la Poesia trova le sue prime tracce sulla Terra nel 2300 a.C., e il primo poeta nella storia è stata Enḫeduanna, sacerdotessa e poetessa accadica, figlia del re accadico Sargon, nonché sacerdotessa del dio Nanna a Ur. Entrambi dunque possiamo definirli custodi della storia con una vocazione di ricerca interiore da un lato e socializzante dall’altro lato. Un momento assai significativo quello odierno in cui accostiamo questi 2 grandi catalizzatori emozionali con la prospettiva di realizzare dei caffè letterari a doppia utilizzazione degustativo-letteraria.