Domenica delle Palme con svolta Artica: confermato il colpo di scena invernale in vista del prossimo weekend

iLMeteo.it – “Domenica delle Palme con svolta Artica. E’ confermato il colpo di scena invernale in vista del prossimo weekend, come paventato già nei giorni scorsi.

Le previsioni del Centro Europeo non lasciano dubbi: Aprile partirà col botto, già tra Sabato 1 e Domenica 2.
Nulla di troppo strano, intendiamoci. Ci troviamo nel periodo dell’anno statisticamente e climaticamente più dinamico e dunque non sono affatto da considerare eccezionali sia scenari freddi e instabili, forieri anche di temporali primaverili, sia altri decisamente più caldi.

Come possiamo vedere dalla mappa qui sotto, ciò che emerge è che sull’Europa centro-orientale si formerà una vasta area di bassa pressione (indicata con la lettera “B“)che andrà a richiamare e mettere in moto delle freddissime correnti di origine Artica (colore azzurrino/verde). Analizzando nel dettaglio la mappa si evince chiaramente come il luogo di partenza di queste masse d’aria è un’isola remota che si trova in pieno oceano Artico, chiamata Sptizberg.

Ebbene ora c’è la conferma, dal weekend il fronte freddo irromperà sull’Europa e sul bacino del Mediterraneo, proprio come se fosse ancora inverno.

Gli effetti, tuttavia, non li sentiremo immediatamente. Infatti, nel corso di Sabato 1 Aprile l’alta pressione continuerà ancora a garantire tempo stabile e soleggiato su buona parte del Paese, con temperature massime fin verso i 20/22°C.

Veniamo ora alla svolta. Tra la nottata e le prime ore di Domenica 2 (Domenica delle Palme) sono attesi i primi segnali di un cambiamento con l’arrivo irruento di correnti decisamente fredde direttamente dalla Porta della Bora (Trieste). Come spesso avviene con queste configurazioni le masse d’aria andranno ad alimentare un insidioso ciclone che provocherà un repentino peggioramento del tempo, con il rischio di rovesci temporaleschi al Nord Est, su buona parte del Centro-Sud e sulle due Isole Maggiori.
Le temperature sono attese in brusco calo sotto i colpi di burrascosi venti dai quadranti settentrionali con il ritorno pure della neve fin sotto i 1000 metri di quota sulle Dolomiti e intorno ai 1400 metri sugli Appennini“.

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