“Storie di re e regine”: al MuMi riflessioni, aneddoti e curiosità sul gioco degli scacchi

Foto tratta dalla serie "La Regina degli Scacchi"

FRANCAVILLA AL MARE – Si intitola “Storie di re e regine. Riflessioni, aneddoti e curiosità sul gioco degli scacchi” ed è uno storytelling ideato dal giornalista e istruttore di scacchi Fabrizio Santamaita.

Sarà rappresentato oggi alle 17 nella sala ipogea del Museo Michetti a Francavilla al Mare (Chieti), evento organizzato dall’associazione Fonderie Ars nell’ambito della XXVIII edizione dell’Università della Libera Età.

La performance svela risvolti inediti dei campioni che si sono alternati nei 15 secoli di storia del gioco, e racconta episodi sorprendenti, oltre a fornire una visione privilegiata di questa disciplina. Il testo affronta vari aspetti di uno sport che viene a torto visto come complicato ed elitario, ma che in realtà è facile da apprendere e apporta notevoli benefici alle capacità intellettive di chi lo pratica.

“Gli scacchi stanno vivendo un autentico boom – spiega Santamaita – grazie allo sviluppo del gioco on line e all’enorme fortuna della mini-serie tv ‘La regina degli scacchi’ sul canale Netflix.

Ho voluto raccontarli in uno storytelling, ovvero una narrazione ideata per inquadrare gli eventi e spiegarli secondo una logica di senso, allo scopo di creare un triplo effetto: incuriosire, istruire e ispirare. Punto a coinvolgere soprattutto chi non ha mai giocato e magari pensa che si tratti di uno sport noioso e difficile: dopo aver ascoltato questo storytelling continuerà a non sapere le regole, ma avrà sicuramente un’idea diversa di questa disciplina. Ciò che più affascina degli scacchi è che sono un confronto di intelligenze nel quale vince chi riesce a organizzare meglio le sue risorse.

È uno scontro in cui non esiste la fortuna: tutto dipende dalla propria abilità. I processi mentali che si sviluppano imparando a giocare sono gli stessi che utilizziamo nel corso della vita, quindi l’esperienza fatta sulla scacchiera è utile anche per capire come comportarsi nelle situazioni in cui veniamo messi alla prova.

Non a caso, nel 2012 il Parlamento europeo ha invitato gli Stati membri a introdurre gli scacchi nei curricula scolastici e molte imprese organizzano corsi per ampliare la visione strategica dei propri manager”