Magliano. Si rinnovano i riti legati alla figura di San Martino di Torus in compagnia della Pro Loco di Magliano dei Marsi
MARSICA- Nella mattinata di domenica 10 novembre, la comunità di Magliano dei Marsi vivrà un momento di fede e tradizione legata alla figura del santo vescovo Martino di Tours. Dopo la celebrazione della Santa Messa delle ore 11 presieduta dal parroco di Magliano don Patrizio Ciccone, si uscirà in processione con l’effige del santo – una statua molto antica e restaurata qualche anno fa- lungo via Petronilla Paolini (chiamata in dialetto locale Giro di Tornoterra). Conclusasi la processione, verso le ore 12, la Pro Loco di Magliano, appena rinnovata nelle sue cariche istituzionali, offrirà ai partecipanti alla funzione religiosa e non solo, ottime castagne cotte alla brace.
Ricordiamo che il culto di San Martino a Magliano dei Marsi è molto antico ed era ben radicato nel dna della popolazione tanto da dedicargli un convento, sito in località denominata Carce – dove attualmente sorge il cimitero di Magliano- che aveva il titolo di parrocchia del paese, fino alle soglie del 1600 quando divenne parrocchia la chiesa di Santa Lucia. I due terremoti del 24 febbraio 1904 e quello disastroso del 13 gennaio 1915 fecero cessare l’esistenza di tale luogo sacro. Nonostante ciò, nella sera dell’11 novembre, tra i vicoli di Magliano si sentiva e si sente l’odore di pizza gialla, fatta con la farina del mais – marrocca in dialetto maglianese- odore di salsicce e broccoletti, di castagne cotte e si beveva il primo vino novello. Casomai, come nel tempo passato, si ironizza su coloro che portavano il nome del santo di Tours: “Martino ci sarai tu che si cornuto” una delle tante frasi dette in quelle occasioni. Passano gli anni, ma alcune tradizioni permangono, come quelle dal lato culinario.