Arrestato dopo 23 anni uomo condannato a 5 mesi per violazione agli obblighi di assistenza familiare commessa nel 2000. Farà i… domiciliari
FROSINONE – Probabilmente se ne era anche dimenticato di quella denuncia per aver trascurato la sua famiglia, tanto che immaginiamo la sua meraviglia nel vedere i Carabinieri davanti alla porta di casa che lo arrestavano.
L curiosa vicenda è avvenuta questa mattina a Paliano, in provincia di Frosinone quando i Carabinieri della Stazione del posto hanno proceduto all’arresto di un uomo del posto, di 63 anni, in esecuzione di un ordine di carcerazione per l’esecuzione di una pena detentiva domiciliare emesso dalla Procura di Roma.
I fatti ci riportano addirittura all’anno 2000 quando il nostro sessantatrenne frusinate fu denucniato, e poi evidentemente condanno, pe ril reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare.
Fatti commessi a Roma, e che, come recita il codice, consistono nella violazione dei cosiddetti obblighi nascenti dal matrimonio e che riguardano il legame coniugale e sono, ai sensi dell’art. 143 del codice civile, la fedeltà (e qui già ci sarebbero galere piene), l’assistenza morale e materiale, la collaborazione nell’interesse della famiglia e la coabitazione.
In presenza di figli, poi, la legge impone ad entrambi i genitori obblighi nei suoi confronti, previsti nell’art. 147 del codice civile, quali “mantenere, istruire, educare e assistere moralmente i figli, nel rispetto delle loro capacità, inclinazioni naturali e aspirazioni, secondo quanto previsto dall’articolo 315 bis”.
A questo si aggiunga, dal 2021, che in questo reato rientra la mancata corresponsione degli assegni per i figli minori, in caso di separazione o divorzio, anche non sussistendo lo stato di bisogno. Ma questo al nostro uomo non interessa perché già condannato.
Passa il tempo, passano i gradi di giudizi, ma passano anche 23 anni, e l’allora quarantenne, condannato per questo reato, diventa un pensionando.
E siccome prima o poi tutti i nodi vengono al pettine, questa mattina i militari di Paliano, rintracciato l’uomo, dopo ventitré anni si sono presentati con il conticino della giustizia, una sorta di… “carrambata”, anzi, visti gli esecutori, di “carambata” al contrario.
Di conseguenza è stata date esecuzione al provvedimento e l’arrestato dovrà, finalmente, espiare la pena definitiva di mesi cinque di reclusione domiciliare.
Insomma, per i prossimi cinque mesi dovrà starsene, volete o nolente, chiuso in casa a disposizione della magistratura e sottoposti ai controlli delle forze dell’ordine.
Il braccio… secolare della legge.