Nasce il “Comitato Litorale Vivo” per contrastare l’erosione delle coste e tutelare le aree costiere di Abruzzo e Molise
“Di fronte al proliferare dei progetti e all’installazione di strutture lungo i litorali al fine di contrastare l’erosione costiera, nasce il “Comitato Litorale Vivo – Ambiente, Sport e Cultura Costiera“, in persona del Presidente Dott. Antonio Mercorio.
Il suo obiettivo è anche la salvaguardia e la tutela delle aree costiere di Abruzzo e Molise attraverso la sorveglianza, il dialogo e l’informazione – scrive in una nota il neonato Comitato -.
Attualmente, la maggior parte degli oltre 160 km di questa costa non presenta più l’aspetto originale ed è stata fortemente modificata dall’intervento dell’uomo, come spesso accade, attraverso azione volte a modificare la conformazione originaria della costa – continua la nota -.
Litorale Vivo, a titolo meramente esemplificativo e non esaustivo, si impegna a tutelare la salute legata anche all’ambiente circostante, lo sport outdoor come pratica per una vita salubre e di sinergia con la natura e l’ambiente, soprattutto costiero, attraverso la promozione e la difesa delle peculiarità di quei tratti di costa che finora hanno conservato le loro caratteristiche naturali di fronte all’azione antropica. Questo impegno mira a garantire alla collettività e alle future generazioni la possibilità di fruire degli ambienti nella loro bellezza originale, così come delle attività ricreative e sportive ad essi legate.
E’ bene segnalare alla cittadinanza lo stanziamento di 3,5 milioni di euro per un progetto di “difesa della costa” in località Vignola, a Vasto, area di rinomato pregio paesaggistico e naturalistico; questo intervento desta particolari preoccupazioni.
Il comitato Litorale Vivo all’Associazione Gre Abruzzo-Gruppi di Ricerca Ecologica e all’ASD Malatesta di Campobasso si sono rivolti allo Studio Legale Iacovino & Associati, in persona degli Avvocati Vincenzo Iacovino, Giuseppe Fabbiano e Vincenzo Fiorini, con pluriennale esperienza in vertenze di simile portata, per presentare formale istanza di accesso agli atti alla Regione Abruzzo e al Comune di Vasto al fine di verificare la regolarità della procedura amministrativa, la tipologia e l’entità del progetto, nonché il suo impatto a livello paesaggistico, ambientale e funzionale sull’area Vignola.
L’obiettivo è instaurare un dialogo tra le parti e proporre eventuali soluzioni alternative”, conclude.