Tribunali a rischio soppressione. Sospiri: “Ripristinare i presidi di giustizia e legalità. Regione pronta a sostenere costi. Il Governo sia sensibile”

L’AQUILA – “La geografia giudiziaria istituita in Abruzzo nel 2012 con la soppressione di molti tribunali ha lasciato la nostra regione scoperta in vaste aree, zone in cui vanno invece ripristinati con urgenza degli autentici presidi di giustizia e legalità.

La Regione è pronta a fare la propria parte, sostenendo i costi di manutenzione degli edifici, al Governo chiediamo l’opportuna sensibilità nei confronti di un territorio impegnato in un importante processo di crescita”.

Lo ha detto il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri nel corso dell’Audizione avvenuta stamane da parte della 2a Commissione del Senato che ha convocato le Audizioni sui disegni di legge in materia di geografia giudiziaria e, in particolare, sul disegno di legge numero 188 del Consiglio regionale dell’Abruzzo che ha statuito la nuova organizzazione dei Tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero, operando tagli pesanti sul territorio abruzzese.

“La proposta presentata dalla Regione Abruzzo incide in maniera forte sul decreto legislativo del 2012 con il quale il Governo ha dato attuazione alla delega conferitagli dalla legge 148 del 2011 per la revisione della geografia giudiziaria – ha rimarcato il Presidente Sospiri nel suo intervento -. La predetta riforma giudiziaria, all’esito della quale numerosi uffici giudiziari sono stati soppressi, ha lasciato una vastissima zona della Regione Abruzzo, proprio al confine con il Lazio e il Molise, totalmente sfornita dei servizi giudiziari, avendo concentrato l’amministrazione della giustizia nell’arco nord-est, costituito dai Tribunali de L’Aquila, di Teramo, di Pescara e di Chieti.

Tale squilibrata localizzazione dei presidi giudiziari renderà estremamente difficoltoso e costoso il servizio giustizia per centinaia di migliaia di cittadini abruzzesi, residenti in una regione caratterizzata in prevalenza da un territorio montuoso e collinare, da una rete autostradale problematica, sia sotto l’aspetto della sicurezza dei viadotti e delle gallerie sia sotto il profilo economico, in quanto tra le più costose in Italia, oltre che da una rete ferroviaria carente e ottocentesca”.