Manovra economica: le iniziative del senatore Fina e del Partito Democratico. Superbonus, tribunali, dimensionamento scolastico
AVEZZANO – “La manovra economica che il governo si appresta ad approvare, comprimendo come mai in precedenza le possibilità di dialogo e di contributo del Parlamento e quindi delle cittadine e dei cittadini, è fortemente iniqua, nel senso che non fa nulla per tutelare i più deboli. Le divaricazioni sociali saranno ampliate, e i territori più vulnerabili, a cominciare dal Mezzogiorno e dall’Abruzzo, ne subiranno gli effetti negativi”: lo ha dichiarato il senatore del Partito Democratico Michele Fina presentando in conferenza stampa ad Avezzano le iniziative nell’ambito della legge di bilancio.
Sono tre le questioni territoriali oggetto degli emendamenti a prima firma Fina. Anzitutto la questione superbonus, legata al lavoro più ampio sulla casa ma anche alla crisi di centinaia di imprese abruzzesi. L’emendamento propone una proroga a tutto il 2024 per i condomini che hanno già realizzato il 30% dei lavori. Un modo per salvare i cantieri, aiutare le imprese bloccate dai crediti incagliati e salvare le famiglie da gravi contenziosi.
L’emendamento sui tribunali, che riguarda quelli di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto, prevede due misure: una proroga al 2026 per dare tempo il sufficiente al Parlamento di approvare la definitiva riapertura dei presidi; inoltre una misura per le piante organiche che preveda l’obbligo, non la mera possibilità, di implementare il personale da parte delle Corti di Appello di Chieti e L’Aquila. Fina ha detto: “Nonostante le dichiarazioni roboanti governo e maggioranza non hanno fatto nulla e i tribunali stanno lentamente morendo, dissanguati dalla carenza di personale”.
Infine un emendamento in materia di dimensionamento scolastico attraverso il quale prevedere la completa abrogazione dell’art. 1 comma 557 e seguenti della legge 197/2022 (manovra 2023). “Una norma che, dunque – ha spiegato il senatore del Pd – supera la riforma voluta dal governo Meloni per aumentare il numero minimo di studenti da 400 a 900 per il mantenimento degli istituti scolastici comprensivi: una riforma che solo per il 2024 determinerà la cancellazione di 11 istituti in tutta la regione, con effetti distruttivi in modo particolare per il diritto all’istruzione nelle aree interne e di montagna”.
Il lavoro di Fina è compreso in quello complessivo del Partito Democratico e delle opposizioni che hanno presentato circa 2600 emendamenti di cui circa 1100 il Pd, che non si è limitato alle proposte di modifica ma ha proposto una contromanovra organica e alternativa. Il Pd si è concentrato principalmente su salario minimo, sanità e casa. Sul primo punto, tra i vari emendamenti, ve ne sono alcuni che prevedono lo stanziamento di risorse per attivare la misura ma anche crediti di imposta per le imprese che sono in difficoltà per allinearsi ai 9 euro. Altri emendamenti sono dedicati al caro affitti per gli studenti e al trasporto pubblico gratuito per i fuori sede. Per la sanità le misure sono principalmente rivolte all’implementazione del fondo sanitario e all’aumento delle assunzioni.