Riaperta la sede storica del Comune dell’Aquila a 14 anni dal sisma. Biondi: “Giornata storica”

L’AQUILA – Taglio del nastro poco prima delle 11 a Palazzo Margherita, sede storica del Comune all’Aquila: una giornata che segna un ritorno a casa dopo oltre 14 anni e numerosi interventi di restauro post-sisma.

“Non si tratta esclusivamente della riapertura di un bel palazzo storico in città – ha detto il sindaco Pierluigi Biondi, parlando dal suo nuovo ufficio – ma di un’occasione importante per una comunità che ritrova i suoi spazi di rappresentanza, a partire dalla sala del Consiglio comunale, massima espressione della sovranità popolare”.

“Una giornata storica che vivo con grande emozione – ha aggiunto – sia in qualità di sindaco che come aquilano.

Palazzo Margherita, simbolo del governo cittadino, punto di riferimento istituzionale per l’intera comunità, oggi ci viene restituito.

La conquista di questa tappa è significativa, ancor più nella fase importante di rinascita e rigenerazione che stiamo vivendo. La vita trionfa sulla notte”.

Un momento significativo anche dal punto di vista simbolico, così come raccontato da proiezioni e gigantografie che decorano le pareti raffiguranti momenti storici del post-terremoto: dalle tendopoli, all’inaugurazione del Parco della Memoria, passando per la visita della premier Giorgia Meloni alla Cappella della Memoria e per la Porta Santa, nel momento dell’apertura per mano di Papa Francesco.

“L’allestimento e la rifunzionalizzazione degli spazi – ha detto il primo cittadino – che nel Cinquecento ospitarono la residenza di Margherita d’Austria, sono stati pensati e riordinati nel rispetto della storia del bene ma anche con l’obiettivo di renderli pienamente fruibili dalla comunità”.

‘Nel cuore della rinascita’ è il titolo scelto per l’iniziativa che ha visto la partecipazione del sottosegretario Luigi D’Eramo, dell’arcivescovo della città dell’Aquila, cardinale Giuseppe Petrocchi, di consiglieri comunali e assessori, del presidente di Federcasse Augusto dell’Erba, e del presidente della Banca di Credito Cooperativo di Roma, Maurizio Longhi.

Resta da sistemare, come spiegato dal sindaco, la Torre civica, “ma ora l’intesa c’è, con il Governo australiano”.