L’Aquila, Palazzo Margherita: dalla minoranza dubbi sulla sicurezza
L’AQUILA – Preoccupazione sulla sicurezza strutturale di palazzo Margherita è stata avanzata, nel giorno dell’inaugurazione, dai consiglieri di opposizione all’assise civica dell’Aquila Stefano Albano, Stefano Palumbo, Stefania Pezzopane, Elia Serpetti, Alessandro Tomassoni, Massimo Scimia, Emanuela Iorio, Simona Giannangeli, Lorenzo Rotellini, Enrico Verini e Gianni Padovani.
“Siamo particolarmente lieti – si legge in una nota – del fatto che Palazzo Margherita sia stato ieri riconsegnato alla collettività, stavolta davvero e non come la farsa dello scorso anno a scopo propagandistico dell’allora presidente del Consiglio Roberto Tinari.
Ma la giornata di festa non può omettere, come sapientemente fatto dalla comunicazione dell’amministrazione che spesso confonde quella istituzionale con quella politica, il particolare, piuttosto preoccupante, dei dubbi che permangono sulla sua sicurezza a causa della torre civica ancora puntellata”.
“Nella relazione tecnica a supporto del rientro degli uffici – ricordano i consiglieri – sono contenute a chiare lettere delle osservazioni verso le quali esprimiamo molte riserve.
Si legge, infatti, tra le altre cose, come sia di dieci anni la ‘vita’ delle opere provvisionali entro la quale esse possono costituire un elemento di sicurezza. Un arco temporale, ad oggi, abbondantemente superato per quanto riguarda la torre”.
“Anche per questo – viene spiegato – abbiamo voluto rappresentare i nostri seri dubbi sulla sicurezza dell’edificio al prefetto, Giancarlo Di Vincenzo, informandolo dell’apprensione vissuta anche da molti dipendenti che da oggi sono in servizio nell’edificio”.
“Abbiamo voluto essere presenti alla cerimonia – rilevano i consiglieri – anche per essere al fianco proprio dei lavoratori, oltre che per assolvere al nostro dovere di rappresentanti dei cittadini, che saremo comunque chiamati a svolgere già da domani, quando è convocata la prima commissione a palazzo Margherita, e a seguire in tutte le attività consiliari”. I consiglieri ricordano, infine, che “i lavori sono stati avviati durante l’amministrazione Cialente”.