“Altri soldi pubblici sprecati per ricorsi legali infondati”. L’opposizione di Capistrello torna all’attacco dell’Amministrazione Ciciotti

CAPISTRELLO – L’Amministrazione di Capistrello caratterizzata dallo spreco di denaro pubblico per pagare spese legali in gran parte ingiustificate e per ricorsi infondati.

Questo, in estrema sintesi, il senso dell’ultimo documento dell’opposizione consiliare a Capistrello, relativamente al pagamento dell’onorario a duna legale difensore di un dipendente comunale al quale era stata fatta una trattenuta sullo stipendio, poi ritenuta illegittima.

Questa la nota dei consiglieri di opposizione Chiara Di Felice, Dina Bussi e Vittorio Silvestri.

«”E io pago” avrebbe detto il grande Totò se avesse letto ciò che sta accadendo a Capistrello. Con determinazione del Settore affari Generali del 6 dicembre scorso, infatti, sono stati impegnati ben € 5.279,70 per il pagamento di spese legali a favore dell’avvocato di un dipendente comunale che ha subìto un’illegittima trattenuta sul proprio stipendio», così in una nota i consiglieri di minoranza Di Felice, Bussi e Silvestri.

«Il Segretario comunale, con apposito provvedimento disciplinare emesso nel 2021 aveva infatti arbitrariamente disposto la trattenuta di 1/5 dello stipendio per il dipendente, il quale proponeva ricorso davanti al Tribunale di Avezzano, ottenendo il pieno accoglimento delle proprie tesi. Infatti, con sentenza n. 299/2023, il Tribunale di Avezzano ha ritenuto illegittima la trattenuta ed ha condannato di conseguenza il comune di Capistrello non solo a restituire le somme già accantonate, ma anche a liquidare le spese legali.

In sintesi, ora il Comune o, meglio, i cittadini di Capistrello, dovranno sostenere doppie spese legali, sia per pagare l’avvocato del ricorrente che per pagare l’avvocato Colagrande, già difensore del segretario Falcone e del Comune in numerosi altri procedimenti, come ad esempio il ricorso contro l’ISTAT davanti al TAR e legato alla vicenda delle indennità maggiorate che Sindaco e assessori si sono liquidate considerando erroneamente Capistrello un comune sopra i 5000 abitanti.

Ricorso che, per restare in tema, è già costato al comune di Capistrello quasi € 7.000 di soli onorari professionali.

Siamo davanti ad un altro esempio di come questa Amministrazione, in uno con il segretario comunale, agisca senza tenere conto del danno economico che si crea per l’Ente a seguito di scelte e azioni molto discutibili e riconosciute infondate ed illegittime.

Uno spreco di soldi pubblici che potrebbero essere impiegati a favore dei cittadini in difficoltà che, a quanto pare, non sono una priorità per gli amministratori».