L’Aquila Capitale di Perdono e Riconciliazione. Prorogata dal Papa di un altro anno l’Indulgenza Plenaria fino all’anno Santo 2025
Biondi: “La città e il suo territorio solcano un percorso di rigenerazione e rinascita”
L’AQUILA – L’Aquila prima ancora di essere Capitale Italiana della Cultura nel 2026, è “Capitale del Perdono” come auspicato e voluto da Papa Francesco.
Il Santo Padre, accogliendo la richiesta dell’Arcivescovo del capoluogo abruzzese, ha infatti estesi l’Indulgenza Plenaria concessa lo scorso anno, on occasione della sua visita all’apertura della Perdonanza 2022, ha prorogato di un altro ano l’Indulgenza fino all’apertura della Porta Santa in occasione del giubileo 2025.
“Concessa a Collemaggio l’indulgenza per un anno, fino all’apertura del Giubileo 2025” (1° gennaio – 24 dicembre 2024): è infatti l’annuncio dato dal card. Giuseppe Petrocchi, arcivescovo de L’Aquila, dopo che la Penitenzieria Apostolica ha accolto la richiesta del porporato.
“Tenuto conto dei molteplici benefici spirituali che la Vostra concessione ha prodotto nel Popolo di Dio, che durante l’Anno Celestiniano straordinario è convenuto numeroso nella Basilica di S. Maria di Collemaggio con pellegrinaggi organizzati o spontanei, e soprattutto ora, in vista del Giubileo del 2025, strettamente legato a quello Celestiniano, sono a chiedere di concedere l’Indulgenza Plenaria per tutto l’Anno 2024, a coloro che pentiti e confessati visiteranno la Basilica di S. Maria di Collemaggio.
Un’occasione preziosa, dunque, con la quale prepararsi – continua il card. Petrocchi – nel migliore modo possibile, alla celebrazione del Giubileo che, con l’apertura della Porta Santa della Basilica Vaticana, nella notte di Natale del 2024, Papa Francesco concederà alla Chiesa universale.
L’Aquila continua a realizzare così il progetto che Papa Francesco le ha affidato, quello cioè di rendere L’Aquila Capitale del Perdono.
Si tratta – ha detto il Cardinale – di una definizione che onora la comunità ecclesiale e civile aquilana, ma al tempo stesso la responsabilizza e la impegna, ne disegna l’identità e anche ne chiarisce la missione”.
“La concessione di un altro anno di indulgenza plenaria a tutti coloro che pentiti dei loro peccati passeranno sotto la Porta Santa della Basilica di Collemaggio rappresenta un’occasione straordinaria per la città e tutto il suo territorio. Grazie al nuovo dono di Papa Francesco, L’Aquila partecipa ufficialmente al Giubileo universale della Chiesa cattolica del 2025 voluto proprio dal Pontefice” così il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.
“Ringrazio l’Arcidiocesi e l’Arcivescovo dell’Aquila, il cardinale Giuseppe Petrocchi, per la richiesta inviata alla Penitenzieria Apostolica in ragione dei benefici del ruolo di Capitale universale di perdono, pace e riconciliazione – ha commentato il Sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi – attribuito alla città proprio da Papa Francesco, nel 2022, prima di aprire la Porta Santa e dare inizio alla Perdonanza.
Un evento memorabile che ha avuto importanti ricadute sul territorio in fatto di presenze, pellegrinaggi, visite nei luoghi di Santo Celestino V.
Si tratta questa volta di un punto di svolta di straordinaria importanza – ha proseguito il primo cittadino – sia per la condivisione con Roma del Giubileo universale del 2025, un evento che richiama l’attenzione dei fedeli di tutto il mondo, sia per l’eventuale e possibile proclamazione dell’Aquila a Capitale italiana della Cultura 2026, scelta tra le dieci città che concorrono per la finale.
La città e il suo territorio solcano un percorso di rigenerazione e rinascita – ha concluso Biondi – che oltrepassa i confini locali cui eravamo abituati e che è finalmente capace di coniugare passato e presente, tradizione e innovazione”.
Dopo “il grande dono” che Papa Francesco ha fatto alla Chiesa aquilana, all’indomani della sua visita nel Capoluogo abruzzese, prolungando l’indulgenza della Perdonanza concessa da San Celestino V, per un anno intero (l’Anno della Misericordia), in sostanza, L’Aquila “si prepara così al grande Giubileo del 2025 con un ulteriore anno di Grazia”.