Isola neonatale donata alla Neonatologia dell’Aquila: il nuovo macchinario consegnato questa mattina al reparto
L’AQUILA – Un’isola neonatale, donata alla Neonatologia dell’ospedale San Salvatore dall’associazione ‘L’Aquila per i più piccoli’, per rafforzare la dotazione delle apparecchiature destinate all’assistenza dei neonati. La cerimonia di consegna del macchinario è avvenuta questa mattina nel reparto dell’ospedale aquilano. Erano presenti, tra gli altri, il presidente dell’associazione L’Aquila per i più piccoli, Rosa Persia, il Manager della Asl, Ferdinando Romano, il direttore sanitario aziendale, Alfonso Mascitelli, il direttore amministrativo aziendale Stefano Di Rocco, il direttore del dipartimento materno infantile e del reparto di neonatologia, dott.ssa Sandra Di Fabio, il direttore sanitario dell’ospedale di L’Aquila, Giovanna Micolucci, insieme alla vice Raffaella Lepore e il personale medico della neonatologia.
Ilmacchinario, donato all’unità operativa e collocato in sala parto, viene utilizzato per assicurare assistenza ordinaria a tutti i neonati e, in caso di necessità, per effettuare la rianimazione. L’atto di generosità dell’associazione L’Aquila per i più piccoli è di grande utilità poiché consente alla neonatologia di sostituire uno dei 4 macchinari che era ormai obsoleto.
Grazie alla donazione dell’associazione la neonatologia dispone ora di una nuova attrezzatura che contribuirà a mantenere e a migliorare gli standard di assistenza. Il manager Romano esprime, al pari della dott.ssa Di Fabio, profonda gratitudine per la donazione.
“Ringrazio l’associazione L’Aquila per i più piccoli”, dichiara il direttore generale Asl, “per lo sforzo sostenuto e per la sensibilità dimostrata verso un reparto che è uno dei punti di forza dell’ospedale, al pari di altri servizi, con un ruolo importante e delicato. Un plauso va agli operatori sanitari che lavorano con impegno e senso di responsabilità per offrire prestazioni all’altezza dei bisogni dell’utenza”
Nel corso del 2023 la neonatologia di L’Aquila ha fatto registrare un boom di parti gemellari: sono stati 25 (di cui 22 prematuri e 3 a termine) rispetto ai pochi dell’anno scorso.