Le mostre di Capodanno, dalla Colonna Traiana a Cattelan. A Firenze omaggio a Galilei in occasione dei 400 anni dalla pubblicazione del Saggiatore
Sono tanti ed eterogenei per stili, temi e tecniche i progetti espositivi da visitare in questa ultima settimana del 2023, dal focus su Galileo Galilei a quello sulla Colonna Traiana fino alle suggestioni di Cattelan.
ROMA – Al Parco Archeologico del Colosseo La Colonna Traiana. Il racconto di un simbolo, organizzata e promossa dal Parco archeologico del Colosseo e dal Museo Galileo – Istituto e Museo di Storia della Scienza con la curatela di Alfonsina Russo, Federica Rinaldi, Angelica Pujia e Giovanni Di Pasquale.
In programma fino al 30 aprile, il progetto si propone di documentare il processo di costruzione della Colonna e con esso la fatica e la potenza muscolare di centinaia di uomini che contribuirono a realizzare questo capolavoro, presentando i principali strumenti antichi utilizzati per l’estrazione dei blocchi di marmo, per il trasporto su imbarcazione e per la messa in opera, assieme ai modelli ricostruttivi delle macchine da cantiere dell’epoca (gru, torri, ruote), realizzati da Claudio Capotondi, novello “Maestro delle Imprese di Traiano”.
FIRENZE – Fino al 28 gennaio, nella Sala delle Udienze di Palazzo Vecchio, la mostra Divini Bambini, a cura di Sergio Risaliti: nel percorso tre sculture (un Bambino benedicente in gesso dipinto, l’altro in posa di piccolo Re del Mondo in legno dipinto e dorato, il terzo disteso supino in terracotta policroma) realizzate tra il XV e il XVIII secolo, provenienti dal Complesso di Santa Maria Novella, dal Museo d’arte sacra e religiosa Beato Angelico di Vicchio e dalla Chiesa Cattolica Parrocchiale S. Maria a Settignano.
FIRENZE – “Splendori celesti. L’osservazione del cielo da Galileo alle onde gravitazionali” è allestita fino al 17 marzo nell’ex dormitorio di Santa Maria Novella. In occasione dei 400 anni dalla pubblicazione del Saggiatore di Galileo – il libro che ha posto i fondamenti del moderno concetto di scienza, basato sull’osservazione e sulla sperimentazione – la mostra (in collaborazione con EGO, l’Osservatorio Gravitazionale Europeo) racconta la rivoluzionaria concezione galileiana della scienza e le fondamentali scoperte dello scienziato toscano, in modo da coinvolgere i visitatori di tutte le età. Per raggiungere questo obiettivo l’allestimento spettacolarizza le osservazioni telescopiche di Galileo attraverso installazioni immersive, realizzate dal noto studio milanese camerAnebbia.
BRESCIA – A Palazzo Martinengo di Villagana fino al 20 gennaio Ospiti a palazzo. Figure in posa e al naturale, a cura di Lucia Peruzzi: la mostra costituisce un approfondimento sul genere artistico del ritratto, soffermandosi in particolare sullo sviluppo che ha avuto tra il Cinquecento e il Settecento e mettendo a confronto dipinti di scuole ed epoche diverse.
ODERZO – Si intitola Vetro vero – Carlo Scarpa il focus espositivo voluto dalla Fondazione Oderzo Cultura, allestito fino al 17 marzo: la mostra riunisce 30 opere iconiche da tempo non visibili al pubblico, provenienti dal Museo delle Rarità del Castello di Monselice, e rappresentative delle differenti tecniche e lavorazioni progettate da Scarpa, poste in un dialogo ideale con i preziosi esempi di vetri antichi custoditi al Museo Archeologico Eno Bellis e con le creazioni moderne dalla Collezione Attilia Zava – Museo del vetro d’artista connesse a grandi personalità internazionali dell’arte del Novecento come Pablo Picasso, Max Ernst e Jean Arp.
CREMONA – Fino al 14 gennaio sarà possibile visitare al Battistero di San Giovanni Battista l’opera Ego di Maurizio Cattelan: il grande coccodrillo tassidermizzato collocato al centro del Battistero è stato realizzato appositamente in occasione della prima edizione di Cremona Contemporanea – Art Week, a cura di Rossella Farinotti.
MILANO – Alla Fondazione Elpis Stelle che sorreggono altre stelle di Lucia Cantò, a cura di Giovanni Paolin e Sara Maggioni. Il progetto si concentra in particolare su due aspetti che caratterizzano la produzione più recente dell’artista: il vaso come presenza significante in uno spazio e le possibili modalità di collaborazione con una comunità temporanea.