Giornalisti abruzzesi in piazza giovedì contro il nuovo bavaglio chiamato “Emendamento Costa” per non far pubblicare gli ordini di arresto
AVEZZANO – Giornalisti abruzzesi e il loro sindacato, giovedì prossimo, 18 gennaio, in piazza a Pescara, davanti al palazzo della Prefettura, per protestare contro il cosiddetto “Emendamento Costa”, ovvero una proposta di cambiamento normativo che impedirebbe alle testate giornalistiche, di ogni tipo evidentemente, di pubblicare motivazioni e contenuti degli ordini di custodia cautelare nei confronti di indagati nei procedimenti penali.
In parole povere, cari lettori, non porrete leggere più chi e per cosa qualcuno è stato arrestato, per legge. Se si fa una semplice addizione fra la riforma Cartabia, il progetto di depenalizzare l’abuso di ufficio e quest’ultima trovata, mascherata con la scusa della corretta informazione, affinché non si creino colpevoli prima delle sentenze, si capisce invece bene come il tentativo sia quello di rendere immune da giustizia e informazione una categoria ben precisa ed estremamente… ristretta di cittadini.
Contro questo, quindi, il 18 in tutta Italia, e anche in Abruzzo, a Pescara, il sindacato dei giornalisti, e tutti i colleghi, sarà in piazza per portare all’evidenza pubblica questa gravissima situazione dell’informazione in quello straordinario e maledetto Bel Paese.
Questa la nota diffusa dal Sindacato Giornalisti Abruzzesi del segretario Ezio Cerasi.
“La presunzione di innocenza è fornire un’informazione corretta”: facciamo nostre le parole del Procuratore capo di Perugia, Raffaele Cantone, per spiegare le ragioni per cui il Sindacato dei giornalisti abruzzesi sarà in piazza, con tutti i colleghi, per difendere il diritto dei cronisti a svolgere senza ostacoli e senza bavagli il proprio lavoro.
L’emendamento Costa, con la modifica dell’articolo 114 del Codice di procedura penale, renderà non pubblicabili le ordinanze di custodia cautelare fino al termine delle indagini preliminari ovvero all’udienza preliminare: l’ennesimo impedimento in un settore particolarmente delicato, quello della cronaca giudiziaria, che la politica sembra voler cancellare.
Il sindacato e i giornalisti abruzzesi scendono in piazza per garantire ai cittadini un’informazione corretta e imparziale, verificata e fondata su elementi certi.
Il 18 gennaio dalle ore 10,30 si svolgerà dunque anche a Pescara, come già in altre città italiane, un presidio in piazza Italia, sotto la sede della Prefettura: una manifestazione aperta anche agli altri sindacati, alle associazioni e a tutte quelle persone che si riconoscono nella necessità di assicurare al nostro territorio una buona informazione.
La correttezza di una notizia può essere garantita solo attraverso a conoscenza accurata dei fatti e un rapporto virtuoso con le fonti, già assottigliato, se non addirittura cancellato, dalla riforma Cartabia, che ha ottenuto il risultato perverso di un’anonimizzazione dei contenuti che spesso danneggia intere categorie.
Oltre a creare pericolose disparità basate su personali convinzioni riguardo la diffusione delle notizie di cronaca. Tutti elementi che contribuiscono anche a minare la percezione di sicurezza dei cittadini.
Alla manifestazione di giovedì 18 gennaio parteciperà anche la segretaria generale della Federazione nazionale della stampa italiana che, tra l’altro, aggiornerà i giornalisti sui contenuti dell’emendamento Costa”.