Alla Libreria Colacchi presentazione del libro “Il diritto fra interpretazione e storia” di Fabrizio Marinelli
L’Università di L’Aquila, la città, il mondo accademico e giuridico saluteranno il prof. Fabrizio Marinelli che è giunto al completamento del suo impegno quale docente universitario, venerdì 19 gennaio alle ore 17:30 presso la Libreria Colacchi, dove verrà presentato il volume “IL DIRITTO FRA INTERPRETAZIONE E STORIA” o, come lo definisce lo stesso docente nel sottotitolo, ‘liber amicorum’, per Editoriale Scientifica.
Saranno in conversazione con l’autore, i giornalisti Angelo De Nicola, Giustino Parisse e Giorgio Paravano.
Laureatosi in Giurisprudenza nel 1975 presso La Sapienza di Roma, ha dato corso al completamento della sua formazione che gli ha permesso prima di diventare avvocato, poi ricercatore, ancora professore associato e, infine, professore ordinario nella facoltà di economia dell’Università degli studi dell’Aquila. All’interno del modo universitario, conquistando altre cariche, è stato preside di facoltà, prorettore e direttore del centro studi sulle proprietà collettive e la cultura del giurista “Guido Cervati” dell’Università dell’Aquila.
Dal 2020, obbedendo ancora ad una delle sue passioni è diventato Presidente della Deputazione di storia patria negli Abruzzi. Vasta e di altissimo livello la sua produzione, sempre di alta qualità sia che affrontino tematiche più propriamente giuridiche sia che si occupino spazino nei contesti storici.
A completamento del suo lungo e proficuo cammino lavorativo, il significativo omaggio è rappresentato dal volume che contiene oltre 30 saggi e che testimoniano oltre alla generosità e alla ricchezza umana – proprio l’alta professionalità e la sterminata produzione scientifica sempre caratterizzata da una prospettiva storica e da un’impostazione assiologica attenta alla tutela delle persone non concedendo nulla al dogmatismo e a impostazioni concettuali ideologiche e astoriche.
La definizione che ha dato Paolo Grossi – giurista e storico italiano, già Presidente della Corte costituzionale – del Nostro, per lui “giurista aquilano appassionato di storia” calza a pennello. Marinelli ama la storia e ama il diritto e ha costantemente cercato di coniugare i due ambiti appassionandosi ad essi, valutando “l’esperienza giuridica quale esperienza umana, di donne e di uomini che quotidianamente affrontano le problematiche dell’esistenza e che chiedono al diritto un aiuto, una risposta per le questioni che li affliggono” – come scrivono nell’introduzione del volume Caroccia, Cervale e Politi.