Per non dimenticare mai, ad Avezzano il ricordo degli orrori e della liberazione dalla Shoah sulle “Note della memoria”
AVEZZANO – La senatrice Liliana Segre, sopravvissuta alle notti senza giorno dei campi di sterminio, qualche tempo fa, scrisse esattamente queste parole, rivolgendosi ad una platea di studenti: “La memoria serve per difendere la democrazia. Come dicevano i nostri padri costituenti, la Carta costituzionale è la base della legalità repubblicana; un Paese che ignora il proprio ieri, non può avere un domani”.
Ad Avezzano, per questo sabato, 27 gennaio, giornata internazionalmente riconosciuta come il Giorno della Memoria per commemorare le vittime dell’Olocausto, vedrà la luce per la prima volta l’evento ‘Note di Memoria’: una conferenza-concerto, elaborata ed organizzata dall’associazione culturale locale “Just Music” col patrocinio del Comune di Avezzano. Saranno gli allievi della scuola di musica a creare una vera e propria colonna sonora per dare intensità e pienezza alle parole che verranno pronunciate dai vari relatori.
Interverranno l’insegnante di lingua e letteratura inglese nonché scrittore Emidio D’Amato e l’insegnante di pianoforte Carmen Limatola. Saranno introdotti dalla soprano e insegnante di canto, Emanuela Marulli.
Spiega la consigliera comunale Concetta Balsorio, presidente della Commissione Pari Opportunità di Avezzano: “Con parole e musica, partirà un viaggio della e nella memoria. Eventi di questo tipo, a centinaia sparsi in tutta Italia in occasione del 27 gennaio, ci aiutano a non perdere mai il filo d’Arianna con il nostro passato collettivo. Dobbiamo sostenerci a vicenda, come un’unica grande comunità di fratelli e sorelle, per evitare di calpestare l’umanità. Quello che sta succedendo in altre parti del mondo non può essere tollerato. Persecuzioni, ostaggi, minacce, uccisioni, bambini senza acqua né cibo; la dignità umana ridotta allo zero assoluto: è da questo orrore che le Giornate della Memoria ci aiutano a proteggerci, con mente critica e cuore lucido. Ma ognuno deve fare la propria parte, partendo dalla denuncia e dalla non accettazione”.
Stabilito dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, ogni anno il Giorno della Memoria viene celebrato come data-simbolo della liberazione dei prigionieri dal campo di concentramento di Auschwitz: uomini, donne e bambini ridotti alla sola ombra di loro stessi senza più nome o identità. In Italia, il Giorno della Memoria è stato istituito con la legge numero 211 del 20 luglio del 2000.
COMUNICATO STAMPA