Gran Sasso rosa o no? Nella querelle interviene il Presidente della Provincia di Teramo: «Non interpellati noi e il Comune di Pietracamela»
TERAMO – Illuminare o meno di rosa la cima del Gran Sasso d’Italia in occasione del passaggio e dell’arrivo del Giro d’Italia? Attorno a questa interessantissima e coinvolgete querelle si sta sviluppando una discussione fra istituzioni e associazioni varie.
Ultimo ad intervenire il Presidente della Provincia di Teramo, Camillo D’Angelo, che reclama, per sé, in quanto rappresentante dell’ente gestore della strada interessata al Giro, e per il Sindaco di Pietracamela, centro che ospiterà l’arrivo della tapa della Corsa Rosa.
La Provincia è l’ente gestore della strada e il Comune di Pietracamela ospiterà la tappa. Ma a discutere sono altri…
Questo l’intervento del Presidente d’Angelo: «In merito alla “offerta di un luogo di mediazione istituzionale” fatta dal presidente della Regione Abruzzo al sindaco di Isola del Gran Sasso e ai presidenti del Parco Navarra e del GAL Matone, apprezzo l’interessamento del presidente Marsilio e la posizione assunta in merito al diniego.
Stando alle parole rilasciate alla stampa, anche il governatore abruzzese è dell’avviso che illuminare la parete del Gran Sasso sia un’operazione che non pregiudicherà l’ambiente naturale interessato e che l’impasse in cui ci troviamo si possa facilmente superare.
Spiace però constatare la mancata convocazione di due degli attori principali di questa vicenda: il Comune di Pietracamela, che ospiterà l’arrivo del Giro ai Prati di Tivo, e la Provincia di Teramo, proprietaria della rete stradale su cui transiterà la carovana rosa.
L’auspicio è che sia stata una mera svista dovuta alla necessità di intervenire celermente per risolvere la questione.
Reputo indispensabile il coinvolgimento dei protagonisti di questa vicenda al tavolo che il presidente Marsilio ha annunciato di convocare a breve perché solo con la presenza di tutte le parti coinvolte, primi fra tutti Provincia e Comune di Pietracamela, sarà possibile giungere ad una risoluzione immediata e, spero, positiva di questo che è diventato un vero e proprio caso, il quale rischierebbe di far perdere un’occasione unica ed irripetibile di promozione della nostra meravigliosa regione a livello mondiale.
È necessario, lo ribadisco, più collaborazione, più armonia, uno spirito di sviluppo comune: perché quello che si percepisce è che da una parte c’è chi propone, dall’altra chi nega a prescindere».
E dire che il Gran Sasso, al tramonto, a vestirsi di rosa ci pensa da solo, come gran parte dele vette abruzzesi, senza dar fastidio alla fauna che lo popola…