Turismo delle radici: storia, identità e patrimonio culturale. Se ne parlerà a l’Aquila all’Auditorium Fondazione Carispaq
“IL PATRIMONIO CULTURALE IN ABRUZZO E I VIAGGIATORI DI RITORNO. RADICI E IDENTITÀ” è il titolo di un incontro previsto per giovedì 8 febbraio alle ore 16 presso l’Auditorium Fondazione Carispaq, all’Aquila.
Apriranno l’incontro gli interventi di Domenico Taglieri – Presidente della Fondazione Carispaq, Pierluigi Biondi – Sindaco dell’Aquila e Giovanni Ciarrocca – Segretario Generale ADSI.
L’ evento accende i riflettori su due situazioni parimenti importanti e profondamente interrelate;
la prima, vede la presentazione del volume “DIMORE STORICHE IN ABRUZZO – STORIA IDENTITÀ E PATRIMONIO CULTURALE PRIVATO” organizzato dalla Fondazione Carispaq con l’Associazione Dimore Storiche Italiane, commissionato da ADSI Abruzzo a Carsa Editore, sarà presentato dal curatore Andrew James Hopkins, docente di Storia dell’Architettura all’Università degli Studi dell’Aquila;
la seconda, mette in evidenza il così detto TURISMO DELLE RADICI, tema attualissimo e richiamato più volte all’interno del PNRR. Tema centrale: la sostenibilità dei territori riguardo ad uno specifico modo di viaggiare, quello dei viaggiatori di ritorno.
Al tavolo, con la moderazione del giornalista corrispondente Stampa italiana all’estero, Goffredo Palmerini, si confronteranno Luigi Maria Vignali, Direttore Generale per gli italiani all’estero e per le politiche migratorie del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; Letizia Airos, Direttrice i-Italy Network di New York; Angelo Di Ianni, Presidente Confederazione delle Associazioni Abruzzesi in Canada, Umberto Croppi, Direttore Federculture e porteranno idee, pareri, azioni e progetti che riguardano la valorizzazione del patrimonio culturale privato nella costruzione di una storia e di una identità territoriale e di come tale patrimoni, opportunamente valorizzato, possa influire sul richiamo alle radici di provenienza per dar vita al turismo di ritorno, cioè quello che vede tornare quasi ogni anno persone che, per ragioni diverse, sono in altri luoghi del mondo dove vivono e lavorano.
Tale dimensione, quella del turismo di ritorno, non riguarda solo coloro che son partiti e desiderano lì tornare ma anche quelle delle generazioni successive che sono interessati a conoscere i luoghi dei progenitori.
Si tratta evidentemente di un aspetto, di non proprio poco conto, che coinvolge interessi che superano di gran lunga quelli affettivi; accoglienza, turismo, viaggi, movimento sul territorio, la pubblicizzazione e la valorizzazione dei luoghi che possono diventare altrettanti settori di valore economico.