Appello agli abruzzesi fuorisede, D’Amico, Fina e Gileno: “L’emendamento della destra non basta. Tornate a votare il 10 marzo”
PESCARA – Lunedì 26 febbraio si è tenuta una diretta Instagram promossa dai Giovani Democratici Abruzzo, con la partecipazione del comitato nazionale per il voto fuorisede “Voto dove vivo”, del candidato presidente Luciano D’Amico e del senatore del Partito Democratico e tesoriere nazionale Michele Fina. Un momento online per raggiungere le tante e i tanti abruzzesi fuorisede, per parlare del tema del diritto di voto non consentito a questa grande categoria di popolazione.
“Oltre 58mila abruzzesi – commenta il segretario regionale dei Giovani Democratici, Saverio Gileno – sono fuorisede per motivi di lavoro, studio o cura. Tutti questi non potranno dunque votare dalle loro città di domicilio per le elezioni regionali, un grave danno alla partecipazione democratica che farà sicuramente alzare la quota di astensionismo. Abbiamo quindi organizzato questo momento di confronto per spiegare la proposta che sosteniamo del voto fuorisede per tutte e tutti e per lanciare un appello alle ragazze e i ragazzi che non vivono nella nostra regione: tornate a votare per cambiare l’Abruzzo, anche usufruendo delle agevolazioni previste, come quella del 70% di sconto di Trenitalia”.
Per il comitato del voto fuorisede è intervenuto Tom Osborn, spiegando l’origine della proposta e i contenuti della stessa.
Il senatore Michele Fina è intervenuto sugli ultimi avvenimenti in Senato: “L’emendamento approvato in commissione e proposto dalla maggioranza non è sufficiente. Si tratta di un voto consentito esclusivamente alle studentesse e agli studenti e solamente per l’appuntamento delle elezioni europee, ciò rende questa iniziativa parziale e limitata. Noi pensiamo che si debba approvare il disegno di legge proposto dal comitato “Voto dove vivo“ e a prima firma della nostra Marianna Madia, sostenuto da tutte le forze di opposizione che compongono la coalizione qui in Abruzzo. Io penso fermamente che si debba incentivare la partecipazione democratica in tutte le sue forme, in particolare quella massima del voto, invece questo governo attacca la democrazia e la partecipazione e anziché dare il voto ai giovani, li criminalizza”.
“Sono fermamente convinto – spiega il candidato presidente del Patto per l’Abruzzo Luciano D’Amico – che la partecipazione democratica vada sostenuta. Il voto è una grande conquista che va incentivata, purtroppo l’astensionismo è il primo partito italiano e penso che strumenti come il voto per i fuorisede, che favoriscono la partecipazione dell’elettorato, siano fondamentali per questo non solo sostengo questa proposta, che purtroppo non sarà attuabile per le prossime elezioni regionali qui in Abruzzo del 10 marzo, ma mi rivolgo a tutte e a tutti i fuorisede abruzzesi che per motivi di lavoro, studio o cura hanno dovuto lasciare la nostra terra: il 10 marzo tornate in Abruzzo, esercitate il vostro diritto di voto, facciamo vincere la democrazia, e vi chiedo di sostenermi per invertire la tendenza della fuga dalla nostra regione e per far diventare l’Abruzzo una regione in cui poter restare e tornare”.