Niente stipendi ai soccorritori della Croce Rossa di Avezzano. La Cgil: «Stato di agitazione e avvio del confronto davanti al Prefetto dell’Aquila»
AVEZZANO – Serve qualcuno che soccorra la Croce Rossa di Avezzano. Stando a quanto denunciato pubblicamente dal segretario provinciale della Cgil-Fp, Anthony Pasqualone, alla Cri di Avezzano non sarebbero tempi di vacche grasse.
Il sindacalista, in una nota che riportiamo subito di seguito, afferma che da dicembre scorso il personale della Cri di Avezzano, che esplica funzioni sanitarie in convenzione, soprattutto d’urgenza con gli interventi per il 118, non riceve retribuzioni e che vi sarebbe una carenza di personale enorme, oltra ad una serie di questioni sulle condizioni di lavoro tutte la rivedere.
Pasqualone, inoltre, afferma che a nulla sono valsi gli sforzi di arrivare ad un confronto diretto e ad una soluzione. Tanto è vro che, oggi, la Cgil-Fp ha dichiarato lo stato di agitazione con richiesta al Prefetto di convocare le parti ed avviare la prevista procedura.
Questa la nota del segretario provinciale Cgil-Fp Anthony Pasqualone che descrive minuziosamente la situazione esistente ad oggi nel Comitato della Croce Rossa di Avezzano.
«La Fp-Cgil della Provincia dell’Aquila, ha proclamato, nella data di ieri, 19 marzo, lo stato di agitazione del personale della Croce Rossa – Comitato Locale di Avezzano e, pertanto, ha fatto richiesta al Prefetto della Provincia dell’Aquila di convocare un tavolo di conciliazione.
Questa azione si è resa necessaria poiché, le lavoratrici ed i lavoratori, dipendenti del predetto Comitato, stanno vivendo una situazione di estrema precarietà sia sotto il profilo economico che sotto il profilo lavorativo, infatti nonostante il citato personale stia garantendo da diversi mesi la propria prestazione lavorativa per l’erogazione dei servizi di competenza, non sta ricevendo la relativa e corretta retribuzione economica spettante, tant’è che, da ciò che ci risulta, l’ultima retribuzione percepita risale al mese di dicembre 2023.
Inoltre, l’esiguo personale in servizio, che nella pressoché totalità ha un rapporto di lavoro a tempo parziale, è costretto ad effettuare lavoro supplementare/lavoro straordinario, per poter garantire l’erogazione dell’attività in convenzione e ciò senza che allo stesso personale venga retribuita l’attività svolta.
Oltre a ciò, si registra una totale assenza e latitanza da parte della Presidente del suddetto Comitato locale di Avezzano anche sotto il profilo organizzativo e gestionale, tant’è che il personale è obbligato ad elaborare piani di lavoro in maniera “autonoma” per poter garantire, al meglio, i servizi in convenzione con la ASL 1 Avezzano Sulmona L’Aquila (tra i quali ricordiamo il servizio di 118), anche facendo ricorso a turni di lavoro consecutivi oltre i limiti previsti dall’attuale normativa e ciò nonostante che la Presidente venga continuamente informata e stimolata al riguardo.
In questi mesi abbiamo provato, attraverso una interlocuzione con i vertici dell’associazione, ad affrontare e risolvere le numerose problematiche in capo al personale ma, nonostante gli sforzi profusi, le criticità permangono e si aggravano quotidianamente.
Esprimiamo seria e profonda preoccupazione in ordine sia al mantenimento dei livelli occupazionali del personale in servizio presso il Comitato locale di Avezzano della Croce Rossa Italiana – il quale, va ricordato, eroga servizi sanitari e socio sanitari in regime di convenzione – sia in ordine alla garanzia e sicurezza degli standard per le prestazioni rese e, pertanto, abbiamo ritenuto necessario proclamare lo stato di agitazione delle lavoratrici e dei lavoratori a tutela ed a difesa dei loro diritti.
Nel caso in cui non verranno fornite adeguate garanzie, comunichiamo sin da ora che verranno messe in atto tutte le azioni sindacali per restituire la dignità ed il rispetto a tutto il personale per il lavoro che viene quotidianamente svolto».