Tortoreto Città della Pace: premiato don Antonio Coluccia, simbolo della Chiesa di strada
PESCARA – Si è conclusa la cinque giorni di “Tortoreto Città della Pace”, manifestazione promossa dal Comune di Tortoreto in collaborazione con l’associazione Società Civile che ha coinvolto studenti, associazioni e mondo delle Istituzioni in una serie di appuntamenti e momenti di incontro ispirati alla straordinaria eredità di don Tonino Bello.
Da Tortoreto, città capofila del neonato Comitato dei sindaci per la Pace e che, nella sua vocazione, intende promuovere i valori della solidarietà, si è levato a gran voce il messaggio che la guerra, ogni
tipo di guerra, è sempre una sconfitta e che solo coltivando la Pace possiamo proteggere davvero il nostro futuro.
Il momento clou della manifestazione si è avuto domenica 28, con la cerimonia di consegna del Premio per la pace e la Solidarietà “don Tonino Bello” a 12 personalità e associazioni che fanno della Pace una pratica quotidiana: da Medici Senza Frontiere (con Martina Paesani) a Mani Tese (con Samuele Degli Innocenti) passando per la Rete delle Università per la Pace (con il rettore di UniTe, Dino Mastrocola); da Giuseppe Leonelli (fondatore Cammino dell’Unione) a padre Quirino Salomone (Movimento Celestiniano); da Patrizia Giunti (Fondazione Giorgio La Pira) a Carlo Cefaloni (Economia Disarmata Focolari Italia); da Nicola Mattoscio (Presidente Fondazione PescarAbruzzo) a don Vinicio Albanesi (presidente della Comunità di Capodarco); da Francesco Barone (Associazione “Help senza confini”) a Monsignor Giovanni Ricchiuti (presidente di Pax Christi).
A ritirare il premio anche don Antonio Coluccia, simbolo della Chiesa di strada che si batte contro gli spacciatori di morte nella piazza di spaccio più grande d’Europa, fondatore dell’opera Don
Giustino. A premiarlo è stato l’assessore regionale Umberto D’Annuntiis.
Intanto, sono già aumentate le adesioni dei sindaci abruzzesi al Comitato dei Sindaci per la Pace nato a Tortoreto lo scorso 24 aprile.