Capistrello. Il 1° Maggio in ricordo dei suoi minatori e dei caduti sul lavoro.

CAPISTRELLO –  1° maggio Festa del Lavoro celebrato in tono minore dalla comunità causa assembramenti ma, mai sentita come in questo momento. Il lavoro al centro di tutto, di ogni individuo; il lavoro come elemento essenziale di sviluppo e soprattutto elemento di libertà personale. In questi cinquanta giorni e oltre di rispetto del DPCM, milioni di lavoratori sono stati costretti a restare a casa per la chiusura delle attività.

Alcuni, una minoranza, hanno potuto lavorare in maniera alterna, altri ancora attraverso lo smart-working; milioni di persone, di contro,  purtroppo, si sono aggiunte a chi il lavoro proprio non lo aveva o svolgeva un’attività estremamente precaria. Tutti abbiamo preso coscienza di quanto importante sia far girare l’economia; ognuno di noi dal bracciante, all’operatore ecologico, per chiudere la scala con il più celebre degli scienziati in un mondo globalizzato  è più che mai indispensabile per far girare l’economia.

Domani mattina con una cerimonia essenziale, sarà depositata una corona d’alloro al Monumento ai Caduti sul Lavoro per celebrare la festività. Una festa in tono minore ma, con l’auspicio che presto si possa tornare alla normalità e soprattutto, che si possano creare le premesse per far ripartire l’economia. Già da lunedì come annunciato,  con una maggiore riapertura, qualche milione di lavoratori torneranno al loro posto;  tutti ci auguriamo che molto prima di quanto stabilito anche altre attività possano riprendere. 

Questo triste momento, comunque, ci porta ad una grande  riflessioni e poi l’invito a non transitare davanti a quel monumento in modo così disattento. Fermarsi per qualche minuto a guardare con rispetto la statua di bronzo raffigurante un minatore (mestiere durissimo) e curiosare sulla triste e lunga lista dei nomi scolpiti sul marmo per rendersi conto dell’enorme sacrificio che la comunità capistrellese ha dovuto subire per il benessere delle nostre generazioni.

L’invito maggiore  rivolto ai ragazzi e agli adolescenti: nel leggere i nomi troveranno quasi certamente un loro parente o più parenti.  Curiosando nel passato e con l’aiuto dei genitori avranno modo certamente di  sapere di più su quelle eroiche ma sfortunate persone e allo stesso tempo dare un maggiore senso di riconoscimento al loro sacrificio e di rispetto al Monumento. Anche  cerimonia ridotta all’essenziale, può trasmettere alla comunità quegli elementi di condivisione e di amalgama capaci di spronarci e farci  tornare presto ad una crescita condivisa.

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