Tassa invariata sui rifiuti. Margiotta annuncia il suo addio al Cogesa

SULMONA Ampliamento del parco impianti, aumento delle capacità di trattamento, servizi in attivo per la prima volta nella storia e tariffa puntuale in tutti i Comuni. Questi i pilastri su cui è stato costruito il bilancio di previsione 2020 di Cogesa SpA, approvato nei giorni scorsi dall’assemblea dei soci. La buona notizia è sulla tassa dei rifiuti che rimarrà invariata per tutto l’anno, in attesa della decisione Arera. Cresce il valore della produzione, si riduce l’impatto ambientale, grazie alle innovazioni, e diminuiscono i costi. Fino al 2017 l’area di gestione dei Servizi di raccolta produceva perdite importanti (più di 500mila euro), mentre oggi chiude in attivo per la prima volta. “Quest’anno finanzieremo, come già fatto nel 2018 e nel 2019, lo sviluppo di ulteriori impianti di recupero – interviene l’amministratore unico Vincenzo Margiotta – solo valorizzando i materiali raccolti come materie prime-seconde per la creazione di energia o prodotti potremo rinunciare definitivamente alla discarica, creando un vero settore industriale-ambientale che porterà anche un incremento occupazionale importante.
Per sfruttare questo trend servono capacità e specificità impiantistiche e non purtroppo slogan o proclami: risulta assolutamente necessario avviare un sistema integrato, con una adeguata prospettiva temporale per la gestione dei rifiuti. Molti progressi sono stati compiuti e molti sono ancora da fare perché le materie prime seconde provenienti dal riciclo dei rifiuti coprono ancora solo il 12% del consumo complessivo di materiali.
La nostra strada non è quella della discarica, dell’inceneritore o del termovalorizzatore, ma quella del riciclo, del recupero, del riuso e quindi delle possibilità di ricavo per creare ricchezza. In merito – conclude – nel solo 2019, abbiamo seppellito nelle nostre discariche (cioè in tutte quelle regionali), 230.000 metri cubi di rifiuti indifferenziati, molti dei quali, con una tecnologia avanzata come quella di Cogesa, sarebbe stato possibile recuperare e reimmettere nel ciclo produttivo: sostanzialmente abbiamo seppellito guadagni e posti di lavoro”. In chiosa al suo intervento Margiotta ha annunciato, alla scadenza del suo mandato previsto per il 30 giungo prossimo, l’intenzione di lasciare la poltrona di amministratore unico.

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