Sanità e pandemia. Nazzareno Di Matteo: “Non sprecare l’opportunità che ci offre questa drammatica situazione”
AVEZZANO – È stato a lungo amministratore locale, candidato Sindaco di Avezzano, è sportivo riconosciuto a livello nazionale e patron di una delle più importanti realtà natatorie nazionali. Parliamo di Nazzareno Di Matteo, avezzanese, ex calciatore e ora direttore della Pinguino Nuoto, da lui fondata, e, dalla scorsa estate, chiamato a far risorgere le famosissime “Najadi” di Pescara.
Ma Di Matteo, dopo un lungo e attento silenzio osservato in questo periodo di pandemia, negli ultimi giorni ha espresso alcune considerazioni riguardanti non tanto il Covid-19, tipo l’asfittico dibattito, anche tra “scienziati”, su origine, cura, pericolosità e quant’altro, ma su un tema di molto più vicino ai cittadini. La riorganizzazione della sanità territoriale e nazionale. Per questo siamo andati a sentirlo.
E24: «Di Matteo, secondo la sua analisi, quali sono gli insegnamenti che si possono trarre dall’esperienza che stiamo ancora vivendo?»
DI MATTEO: «Arrivare in terapia intensiva per il Covid-19 è una sconfitta per il sistema sanitario nazionale. Dopo l’esperienza fatta in questi mesi abbiamo capito che curare tempestivamente il malato con farmaci mirati (cortisonici e antinfiammatori) è possibile ridurre del 90% il ricorso alla terapia intensiva. Valutazioni del prof. Alberto Zangrillo primario dell’unità operativa di anestesia e rianimazione dell’ospedale San Raffaele. Quindi la fase 2 significa riorganizzare la rete sanitaria territoriale, in primis Ospedali, collegati con i medici di base che dovranno avere un compito, come in Germania, di assistenza ambulatoriale (radiografie analisi del sangue…) e una chiara funzione di “smistamento ” dei pazienti verso gli ospedali».
E24: «Un provvedimento che lei adotterebbe subito per rimediare alle carenze più gravi?»
DI MATTEO: «Superare il numero chiuso a medicina e favorire l’ingresso dei laureati alle varie specializzazioni e inserirli subito negli ospedali carenti di personale onde evitare la fuga all’estero».
E24: «Quali consigli si sente di dare, da sportivo e politico, a cittadini e amministratori abruzzesi?»
DI MATTEO: «Porre l’attività motoria in ricetta medica, come prevenzione delle malattie croniche e risparmio sulla spesa farmaceutica. Insomma abbiamo la possibilità di organizzare al meglio la nostra rete sanitaria, non sprechiamo questa opportunità e soprattutto non sprechiamo i nostri soldi».