L’opposizione al Comune di Massa d’Albe grida allo scandalo dopo l’ultima seduta consiliare: «il Sindaco ammette il danno erariale!»
MASSA D’ALBE – In merito all’ultima seduta del Consiglio comunale di Massa d’Albe, il gruppo di opposizione, composto dai consiglieri Giovanni Ceglie, Antonio Mastrangelo e Gianni Mancini, ha diffuso il comunicato stampa che segue e che riportiamo integralmente.
«È successo di tutto durante l’ultimo Consiglio Comunale di Massa D’Albe, tenutosi lo scorso giovedì 27 Giugno, come riferiscono i consiglieri di minoranza Gianni Mancini, Antonio Mastrangelo e Giovanni Ceglie. Diniego di effettuare registrazioni, mancate risposte all’interrogazioni e ritiro all’ultimo delle proposte di delibera adducendo scuse a dir poco imbarazzanti, tra cui “proposta caricata per sbaglio” o “carenza di riferimenti normativi” (quindi di fatto scaricando sugli uffici), sono stati solo alcuni dei momenti più bassi della seduta.
L’apice di questo imbarazzo si è raggiunto proprio durante la trattazione di una delle interrogazioni da noi presentate, come affermano i Consiglieri di minoranza, quando il Sindaco ha ammesso il danno erariale in riferimento all’utilizzo di personale comunale (nello specifico operai assunti tramite borse lavoro finanziate della Comunità Montana) per la manutenzione del verde su aree date in gestione a privati, la cui cura è a carico del privato stesso!
E il Sindaco ha deliberatamente ammesso il danno all’erario! Ma oltre al danno erariale, ci domandiamo, se quegli operai si fossero fatti male durante quelle improprie attività? Chi li avrebbe coperti? Chi li avrebbe risarciti?
A modo di giustificazione, il Sindaco ha affermato di impegnarsi adesso nel risarcire l’Ente. Cosa vorrebbe dire? Che se noi non avessimo presentato l’interrogazione al riguardo sarebbe passato tutto in cavalleria e si sarebbe continuato in questa direzione? Come da noi sollevato al termine del nostro intervento. Naturalmente senza ottenere risposta.
Per questo e per mille altre ragioni continuiamo a chiedere a gran voce le dimissioni del Primo Cittadino, che per salvare un po’ di dignità dovrebbe solo farsi da parte».