Il gruppo di volontarie “Gli Angeli dei fiori” di Villavallelonga colorano le vie del paese con un museo diffuso di riuso floreale
VILLAVALLELONGA – “Vivere in un piccolo paese delle aree interne e di alta montagna richiede coraggio, inventiva e libertà. Caratteristiche che, ancora una volta, hanno dimostrato di possedere i nostri cittadini.
Un popolo resiliente che si è sempre salvato da solo quello di Villavallelonga – scrive in una nota l’Amministrazione comunale di Villavallelonga –
Poco più di un mese fa un gruppo di volontarie ha voluto incontrare noi amministratori per presentarci un progetto che avrebbero voluto mettere in atto per il paese – prosegue la nota -.
All’inizio non sapevano che nome dare al disegno che avevano in mente, l’unica certezza era quella di addobbare con fiori, oggetti antichi e non più utilizzati, alcuni punti strategici del paese oltreché ravvivare fontane e panchine.
Noi abbiamo accolto positivamente l’idea.
In pochi giorni “Gli Angeli dei fiori”, come le abbiamo soprannominate, sono riuscite a creare una sorta di “museo di riuso floreale” che ha dato vita, colore e vivacità al territorio nonché al nome dell’iniziativa: “Pedalando per il paese tra fiori e cianfrusaglie”.
Nella parte antica del paese, distrutta dal terremoto del 1915, hanno riprodotto una cucina ed una piccola camera da letto con una culla per neonato. Diversi i riferimenti anche all’orso bruno marsicano, alla transumanza, agli emigrati, al culto per i Santi Patroni Leucio, Rocco e Nicola, per Sant’Antonio Abate e per il Venerabile Don Gaetano Tantalo.
È bastata la loro scintilla per dare il via ad altri punti floreali realizzati da privati.
Se esistono dei luoghi come Villavallelonga, magnifici nella loro bellezza paesaggistica ed ambientale, è grazie alla comunità, custode di tale patrimonio, che si rimbocca le maniche, presta attenzione al territorio e tramanda l’esperienza e la cultura del preservare. È grazie a quella comunità che mette a disposizione i lori talenti e il loro tempo, per attività e lavori di carattere sociale e culturale.
Noi non possiamo che non ringraziare “Gli Angeli dei fiori” e tutti i cittadini che hanno preso parte al progetto. Siamo certamente orgogliosi di ognuno di loro.
Invitiamo tutti a fare una passeggiata per le strade del nostro borgo – conclude la nota.